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Attualità martedì 09 maggio 2023 ore 19:20

Quando la Toscana portò l'Italia nel world wide web

Stefano Suin e Giuseppe Pierazzini (1993)
Stefano Suin e Giuseppe Pierazzini (1993)

Era il 1993: sullo schermo di un computer dell’università di Pisa fu visualizzata la prima pagina web pubblicata a livello nazionale



PISA — Correva l'anno 1993, e la Toscana portava l'Italia nel mondo immateriale del world wide web: quell'anno, infatti, sullo schermo di un Pc/Unix dell’università di Pisa venne visualizzata la prima pagina web pubblicata in Italia. Sono passati esattamente 30 anni, e adesso l'ateneo pisano ricorda quello storico evento "Che segnò l’approdo del nostro Paese nel world wide web nato meno di due anni prima".

L'università, per mezzo di una nota, ripercorre i passi che portarono alla creazione del primo server web italiano, realizzato a partire dal codice (ancora in versione Beta) che l'inventore del world wide web Tim Berners-Lee consegnò a Maurizio Davini, allora studente di fisica e oggi Cto del Green Data Center di Ateneo, cuore della rete di ateneo e di progetti di ricerca che vanno dai nano materiali al quantum computing. 

"All’impresa - ricorda l'ateneo - parteciparono Stefano Suin, informatico e oggi dirigente della Direzione infrastrutture digitali Unipi, e l’economista Paolo Caturegli, insieme ad altri docenti dell'Università di Pisa. Pionieri, la cui curiosità e voglia di sperimentare diede vita, in quegli anni, ad una serie di progetti informatici che collocherà l’Università di Pisa all'avanguardia in Italia e in Europa nello sviluppo del web".

Davini quella storia se la ricorda bene come fosse ora: "Il mio incontro con Berners-Lee avvenne alla fine del 1992 al Centro di Calcolo del Cern di Ginevra – racconta –. Ero lì per vedere come funzionava la sua workstation Next e in quell’occasione mi spiegò la sua creazione. Alla fine mi dette una copia di quello che era il codice sorgente del web. Tornai a Pisa e poche settimane dopo, agli inizi del 1993, avevamo il nostro server funzionante". 

Maurizio Davini al Cern

Maurizio Davini al Cern

Non sarebbe stato che l'inizio: "Con i colleghi ripetemmo poi l’esperienza con i sistemi Ibm Aix di Ateneo e dell’Infn di Pisa. Avevamo gettato le basi dei primi siti web italiani che di lì a poco, nell’Agosto de 1993, avrebbero trovato una prima forma compiuta nel sito del Crs4 di Cagliari, Centro diretto, peraltro, da uno dei nostri laureati più illustri, Carlo Rubbia, ed estensione del Cern in Italia”.

Le origini di questa storia, per molti anni rimasta chiusa negli archivi dell'Università di Pisa, risalgono ad un gruppo di ricercatori e studenti che già nel 1989 si erano cimentati nel primo collegamento italiano in fibra ottica. Da quel nucleo originario, nel 1992, nascerà la squadra di lavoro organizzata dal professore Giuseppe Pierazzini dell’Università di Pisa, che porterà alla nascita della prima rete universitaria in fibra ottica d'Italia e poi al Centro di servizi per la rete di ateneo (Serra).

Eravamo giovani e con tanta voglia di sperimentare – aggiunge Suin –. Il gruppo di Pierazzini, interdisciplinare e interdipartimentale, era il terreno di coltura adatto per sviluppare progetti che all’epoca erano veramente pionieristici. Basti pensare che negli anni che hanno preceduto l’avvento del world wide web, il nostro Ateneo è stato un punto di riferimento in Europa per Gopher, il protocollo utilizzato inizialmente per collegare Pp in tutto il mondo, e server per l'Italia di Archie, il primo motore di ricerca nella storia di internet”.


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