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Cronaca martedì 07 agosto 2018 ore 13:03
Così sulla scarpa falsa compare il marchio famoso
Duro colpo al commercio abusivo da parte del nuovo nucleo antidegrado della municipale. Sequestrate 2000 paia di scarpe in 3 negozi gestiti da cinesi
PISA — Mesi di indagini e accertamenti si sono conclusi lo scorso 27 luglio con un maxisequestro di scarpe all'interno di tre esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi in via Vespucci, nei pressi della Stazione, considerati fornitori dei venditori abusivi in giro per la città e sulle spiagge. "Il sequestro - ha spiegato l'ispettrice Maria Giannetta della polizia muncipale, che a capo del nucleo antidegrato ha coordinato l'intera operazione - è scattato una volta accertato che i modelli in vendita riproducevano esattamente quelli registrati da note marche come Adidas, Sucony, Colmar e Nike, realizzate in modo che, rimuovendo facilmente alcuni pezzetti di stoffa, comparisse anche il marchio famoso".
I dettagli dell'intera operazione, per la quale la municipale si è avvalsa anche della consulenza di periti esterni e di una mediatrice culturale cinese, sono stati illustrati stamane al comando di via Battisti, alla presenza della stessa Giannetta, del comandante Michele Stefanelli e dell'assessora alla sicurezza Giovanna Bonanno.
Ciò che ha permesso il sequestro, successivamente convalidato dal giudice, è il fatto che le rinomate aziende produttrici di scarpe hanno registrato, oltre al marchio, i modelli e altri segni distintivi. Inoltre Giannetta, arrivata alla municipale pisana ad aprile ma che già a Pontedera si occupava da anni di contraffazione, ha preso a esempio sequestri simili compiuti a Bologna.
Circa 2000 le confezioni di scarpe sequestrate nei tre negozi, nei quali il blitz è stato effettuato in contemporanea, mentre i titolari sono stati denunciati per i reati di ricettazione e di introduzione e commercio di prodotti con segni falsi.
"Con questo sequestro - ha spiegato Stefanelli - siamo riusciti a sferrare un colpo incisivo alla filiera del falso, sottraendo un ingente quantitativo di merce contraffatta, pronta per essere consegnata ai venditori abusivi. L'autorità giudiziaria sta proseguendo le attività di indagine per stabilire le responsabilità penali e le conseguenze nei confronti dei titolari delle tre attività commerciali".
Nel frattempo prosegue anche l'attività investigativa da parte del nucleo antidegrato, per cercare di capire la provenienza di quelle scarpe, se arrivate dalla Cina oppure prodotte in Toscana. "Per esperienza passata - ha commentato in proposito Giannetta - posso dire che in molti casi queste scarpe vengono prodotte con rifiuti industriali e materiali tossici".
"Ringrazio il comandante Stefanelli e il personale della Polizia Municipale - queste le parole dell'assessora Bonanno - per le attività investigative messe in atto nei giorni scorsi che hanno portato a scoprire numerose attività illecite che stanno alla base del commercio abusivo a Pisa e che ci permettono di colpire l'intera filiera della produzione del falso. Proseguiremo sul fronte del commercio abusivo su questi piani di azione, continuando a portare avanti anche le altre attività di controllo del territorio previste dal piano sulla sicurezza e la legalità subito messo in atto dal mio assessorato, continuando a presidiare i parcheggi del centro cittadino per allontanare i parcheggiatori abusivi, l'area del mercato Paparelli e parcheggi attigui per evitare la presenza dei camper dei nomadi, la zona monumentale per contrastare i furti a danno dei turisti e, nei momenti di maggiore criticità, tutto il litorale pisano".
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