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            Attualità lunedì 08 luglio 2019 ore 15:45
Trapianti di fegato da donatori ultranovantenni

Uno studio condotto dall’unità operativa di chirurgia epatica dell'Aaoup è stata pubblicata su una importante rivista scientifica
PISA — La prima esperienza mondiale di trapianto di fegato da donatori ultranovantenni trova spazio sulla rivista scientifica Liver Transplantation grazie allo studio condotto nell’unità operativa di chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell'Azienda ospedaliero universitaria pisana diretta dal professor Paolo De Simone, che riporta sedici casi di trapianto eseguiti con organi di donatori di età superiore ai novanta anni.
Gli autori, sottolinea l'Aoup, dimostrano che i risultati di sopravvivenza sono del tutto analoghi a quelli ottenuti utilizzando organi di donatori più giovani. Il progressivo innalzamento dell’età dei donatori di organi, che nel nostro Paese è ormai prossima ai 70 anni, ha spinto verso l'introduzione di strategie di ottimizzazione, senza rinunciare a considerare gli organi solo sulla base della loro età.
“Il nostro lavoro - spiega il dottor
                  Davide Ghinolfi, chirurgo della struttura
                  e
                  primo autore dell'articolo – dimostra che l'età del
                  donatore non è
                  di per sé una controindicazione al trapianto. Lo sono
                  piuttosto le
                  patologie (diabete, ipertensione, ecc…) che il
                  donatore porta con
                  sé. Recentemente, uno studio americano ha evidenziato
                  che i
                  riceventi che rifiutano organi da donatori di età
                  superiore ai 70
                  anni hanno un rischio di morire in lista d’attesa ben
                  due volte
                  superiore rispetto a coloro che li accettano.
                  L'esperienza del
                  gruppo di Pisa dimostra come sia possibile ridurre il
                  rischio di
                  mortalità o di fuoriuscita dalla lista d’attesa al di
                  sotto del
                  3 per cento, mentre negli Usa questi valori sono
                  rispettivamente del
                  12 e del 18,9, ovvero oltre 2mila decessi l'anno”.
                
              "Le
                  reportistiche ufficiali illustrano come la Toscana sia
                  la regione
                  italiana con il maggior numero di donatori per
                  abitanti - conclue l'Aoup- Si tratta
                  del risultato delle politiche regionali sulla
                  donazione e trapianto;
                  del lavoro svolto in questi anni dall'Ott-Organizzazione
                toscana
                trapianti,
                  diretta dal dottor
                  Adriano Peris; dell’impegno dei professionisti della sanità
                  e della generosità dei donatori e dei loro familiari".
	
									
																
																																		
							
									
									
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