Politica sabato 16 dicembre 2017 ore 14:57
Conferenza programmatica del Pd, unità a sinistra
Il presidente della Regione Rossi lancia la alleanza "Democratica e sociale". Il segretario Parrini:"Avanti insieme sulla base del programma"
PISA — Nubi dissolte sui rapporti tra il presidente della Regione Enrico Rossi ( fuoriuscito dal Pd e fondatore di Mdp, adesso confluito in Liberi e Uguali ) e il partito di maggioranza dello schieramento che lo sostiene, il Pd.
Dalla conferenza programmatica che si è svolta a Pisa, dal titolo "Immagina Toscana", dove si è parlato soprattutto di quanto fatto nei due anni e mezzo di mandato e dell'azione di governo ancora da compiere in Regione, sono emersi segnali chiari.
Se ieri il vicesegretario regionale Pd Antonio Mazzeo aveva ribadito che "Oggi più che mai dobbiamo rivendicare con forza la necessita di un centrosinistra che ragioni come somma di valori, di idee, di programmi e non come sottrazione", gli attesi interventi di oggi dello stesso Enrico Rossi e del segretario regionale Dario Parrini sono andati in questa direzione.
Per Rossi "Bisogna lavorare perchè tra due anni e mezzo ci sia continuità con quanto fatto finora. La Toscana è sempre stata unita a sinistra e anche la prossima campagna elettorale non dovrà essere fatta gli uni contro gli altri. Gli avversari - ha aggiunto Rossi - sono centrodestra e M5s. Uno schema di alleanza di sinistra di governo che è giusto proporre anche nei capoluoghi toscani dove si voterà tra pochi mesi, Pisa e Siena."
Rossi ha ricordato come sia stato eletto la prima volta nel 2010 con uno schieramento molto ampio che vedeva unita tutta la sinistra. "La necessità è quella di costruire una alleanza democratica e sociale aprendosi ad ampi settori della società toscana. L'alleanza col Pd è fondamentale, ma bisogna fare un bagno di umiltà insieme mettendo la questione sociale in primo piano."
Il presidente ha anche tracciato un quadro dei suoi due anni e mezzo di mandato:"Due cose su tutte, la presenza nelle aree di crisi e il corretto utilizzo dei fondi europei. Dobbiamo continuare a lavorare per risolvere le situazioni negative occupazionali legate soprattutto alla Costa, in modo particolare quella di Piombino, ma non scordiamoci che sul lavoro sette anni fa eravamo indietro e ora siamo uno dei territori che sta trainando la ripresa."
Rossi ha citato, tra le cose fatte, la legge sul consumo zero del territorio, la riforma sanitaria, i passi avanti sull'economia circolare che rimane comunque un obiettivo da perseguire.
Dario Parrini ha chiuso una due giorni densa di iniziative e discussioni rivendicando quanto di buono fatto in Regione:"Scommisi sull'ottimo risultato del partito nel 2015 e la squadra di governo sta ottenendo risultati importanti. Il nostro è un Pd che guarda alla qualità delle persone e dalla due giorni pisana sono uscite tante proposte preziose".
Parrini ha anche tracciato un quadro del panorama italiano:"E' essenziale riaffermare la spinta pubblica agli investimenti. Per farlo bisogna passare dall'Europa. Le prossime elezioni serviranno a decidere se l'Italia sia presente o assente dalla riforma delle regole europee. Con Di Maio o Berlusconi rischiamo di essere messi alla berlina o all'angolo".
Poi Parrini ha affrontato il tema delle cultura dei doveri:"Siamo forza di governo in Toscana. Sosteniamo il presidente eletto sulla base del programma e con grande lealtà. Vogliamo risolvere i problemi, garantire la coesione sociale e mettere le migliori proposte in campo. Le divisioni offuscano le realizzazioni, non perdiamo tempo dietro alle piccole questioni".
La priorità, secondo Parrini, che ha parlato anche della approvazione del biotestamento come "Giorno storico", è quella dello sviluppo economico:"Attrarre investimenti, fare politiche di inserimento lavorativo e di formazione. Il compito del Pd - ha concluso - è quello di guardare lontano".
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