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​Fragilità capillare: tutto quello che c’è da sapere per scoprirla e curarla

In questo articolo capiremo più nel dettaglio cos’è la fragilità capillare e tutto quello che c’è da sapere per scoprirla e curarla.



TOSCANA — Spesso vengono chiamati capillari fragili, ma la loro giusta denominazione è fragilità capillare o teleangectasia. Sono molte le persone a soffrirne, ma ancora oggi si tende a sottovalutare il problema.

Sì, si tratta di una condizione comune che causa non soltanto inestetismi, ma anche sintomi più preoccupanti, eppure ad oggi non sono presenti dati precisi sul numero totale di persone che ne soffrono a livello nazionale o mondiale.

Il dato certo è che la fragilità capillare è una condizione caratterizzata dalla facilità con cui i capillari, che sono dei piccoli vasi sanguigni, si rompono, causando ematomi o sanguinamenti sottocutanei. Ciò può essere influenzato da vari fattori come la genetica, l’età, le malattie croniche, le carenze nutrizionali e alcuni farmaci.

Cos’è la fragilità capillare?

Quando si parla di fragilità capillare ci si riferisce a un fastidio molto comune che consiste nella tendenza dei capillari a rompersi con facilità. Questo, chiaramente, può portare a piccole emorragie visibili sul corpo attraverso delle macchie di colore rosso o viola o più ampie aree di ecchimosi.

È chiaro che tutto ciò che devi sapere sulla fragilità capillare non si limita a questo, ma è davvero molto importante conoscere con precisione il proprio problema, anche quando non è particolarmente preoccupante, come in questo caso.

In ogni caso, i capillari fragili possono essere un segnale di problemi sottostanti che variano dalla semplice predisposizione genetica a condizioni mediche più serie. Anche la loro fragilità può essere temporanea o cronica, a seconda delle cause. Motivo per cui è sempre consigliato rivolgersi a uno specialista. Ricordiamo che in alcuni casi anche lo sport può aumentare il rischio “ragnatele”.

I sintomi più comuni della fragilità capillare

Difficile anche solo pensare di poter identificare una condizione fisica se non se ne conoscono i sintomi. Come per ogni altra malattia o problema, anche la fragilità capillare porta con sé precisi sintomi che possono essere più o meno fastidiosi.

Scopriamoli nel dettaglio:

  • zone arrossate: possono essere piccole macchie di colore rosso o viola oppure zone del corpo più ampie, visibili in particolare sulla pelle delle gambe e delle braccia, spesso con capillari in superficie;
  • lividi ed ematomi: ai capillari, essendo fragili, basta veramente poco per provocarli, anche un piccolo trauma;

Ci sono però anche sintomi secondari legati alla teleangectasia come: senso di pesantezza alle gambe, gonfiore, prurito, dolore e non solo.

Ne soffrono più le donne o gli uomini?

La fragilità capillare è legata, soprattutto, a una predisposizione genetica, quindi in questo caso poca importanza ha il sesso.

Eppure, da studi realizzati, sembra essere strettamente collegata a fattori ormonali. Questo fa capire che sono inevitabilmente le donne quelle più colpite, anche se nemmeno gli uomini sono esenti dai fastidi della teleangectasia; certo è che il loro numero è inferiore.

Tra le altre possibili cause ci sono: scorrette abitudini di vita come la sedentarietà, il fumo, l’alcool e il sovrappeso, ma anche l’eccessivo calore e la presenza di problemi circolatori, quindi insufficienza venosa, cellulite, stasi linfatica.

E il fattore età?

I capillari fragili possono colpire donne e uomini di qualsiasi età, questa è una certezza. Eppure, sembra che l’invecchiamento sia uno dei fattori che maggiormente portano alla loro comparsa, un po’ perché si è più fragili, un po’ perché la pelle è sicuramente più delicata di un tempo.

In realtà c’è una spiegazione ben precisa. Dopo i sessant’anni i capillari tendono a perdere la loro elasticità, inoltre le valvole venose si indeboliscono portando a un maggiore ristagno venoso. Questo cosa comporta? Aumento della pressione nei capillari che, quindi, si rompono più facilmente.

Consigli per evitare i capillari fragili

Non si può parlare di rimedi certi e neanche di soluzioni magiche, ma ci sono alcune semplici regole da seguire per cercare di evitare o almeno di limitare la comparsa del problema.

Sicuramente è d’aiuto evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, quindi dalle 12 alle 16 e, soprattutto non eccedere con i raggi ultravioletti che non sono certo amici dei capillari e della pelle. In ogni caso, è sempre necessario utilizzare una crema protettiva.

È noto poi quanto il caldo sia un cattivo compagno del corpo durante l’estate. molti, infatti, sono i rimedi anti-caldo per gambe leggere da mettere in pratica per evitare fastidiose e brutte sorprese.

Tra gli atteggiamenti utili da seguire ci sono: bere molta acqua ogni giorno, consumare cibi contenenti antiossidanti come i frutti rossi e gli agrumi e utilizzare creme apposite e integratori.

Da non sottovalutare le camminate in acqua, meglio se fredda, perché questa da sempre rappresenta un forte riattivatore della circolazione sanguigna. Camminare anche fuori dall’acqua può essere molto utile, anche se è necessario evitare la corsa, decisamente dannosa per le vene.

Prima di optare per cure fai da te che quasi mai fanno così bene, è consigliato rivolgersi a un medico che saprà capire con precisione i comportamenti da tenere per evitare o addirittura limitare, se possibile, tutto ciò che comportano i capillari fragili. 


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