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Attualità venerdì 06 luglio 2018 ore 12:33

Doppio cognome per il figlio delle due madri

Decisione del tribunale dopo il ricorso delle due donne verso il Comune di Montale. Il bimbo è nato a Prato, dopo la procreazione assistita in Spagna



PISTOIA — Il tribunale pistoiese ha depositato un decreto in cui ha ordinato al Comune di Montale di realizzare un atto di nascita in cui sono specificati i cognomi delle due madri di un bambino nato a Prato, dopo un intervento di procreazione assistita fatto in Spagna.

Il bimbo avrà dunque sia il cognome della mamma naturale che di quella non biologica.

Le due donne sono unite civilmente. La causa su cui si è pronunciato il tribunale era stata fatta dalle due donne dopo che il municipio di Montale non voleva riconoscere il doppio cognome.

Soddisfazione è stata espressa dalle Famiglie Arcobaleno: "Si tratta del primo caso in assoluto in cui un giudice riconosce l''applicabilità degli articoli 8 e 9 della legge 40/2004 in coppia omogenitoriale, affermando che la responsabilità genitoriale della madre non biologica sorge per effetto della prestazione del consenso alla procreazione assistita eterologa. La coppia è stata seguita dall’avvocata Tempori, del Gruppo Legale dell’Associazione Famiglie Arcobaleno e dall’avvocato Vincenzo Miri di Rete Lenford. Si tratta di una delle cause pilota seguite dal gruppo di lavoro formatosi in seno al Gruppo Legale FA e coordinato dal prof. Angelo Schillaci, e del quale fa parte, oltre a Tempori e Miri, l’avv. Michele Giarratano".

“Un risultato molto importante - ha detto Schillaci - che premia un lavoro di squadra durato mesi: fin dall’inizio, abbiamo creduto fermamente che fosse possibile sostenere in giudizio la tesi avanzata in dottrina da Marco Gattuso, in merito all’applicabilità dell’art. 8 in coppia omogenitoriale. Davvero un passo avanti fondamentale per la tutela dei bambini e delle bambine arcobaleno”. 

“Una giornata davvero storica - ha aggiunto Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno - dopo la sentenza della Corte d’appello di Napoli, il decreto del Tribunale di Pistoia conferma senza possibilità di dubbio che l’azione amministrativa di Sindaci e ufficiali di stato civile, da Torino in poi, era pienamente fondata e doverosa questa sentenza ribalta infatti il diniego opposto dall’ufficiale di stato civile e ordina la formazione di un atto di nascita totalmente nuovo, che indica sin dall’inizio l’esistenza di due mamme”.


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