Panico sul traghetto, aggredisce camerieri e carabinieri

Avrebbe inveito contro i passeggeri per poi aggredire il personale di bordo intervenuto in loro difesa, scagliandosi poi contro avrebbe continuato ad avere il comportamento aggressivo e molesto anche in un bar nei pressi del porto.

PORTOFERRAIO — Momenti di panico a bordo di un traghetto in navigazione verso l’Isola d’Elba dove una giovane è stata bloccata e accusata di diversi danneggiamenti, lesioni, violenza e resistenza. Si tratta di una giovane di 23 anni di origini etiopi.

I carabinieri di Portoferraio hanno arrestato la giovane che si era imbarcata a Piombino su un traghetto diretto all'Isola d’Elba.

Secondo quanto ricostruito durante la navigazione, in stato di particolare agitazione, ha iniziato a inveire contro ignari passeggeri per poi aggredire anche il personale di bordo intervenuto in difesa di questi ultimi. Secondo quanto si apprende dagli inquirenti la giovane avrebbe anche tentato di colpire con una sedia i camerieri del bar della nave, scagliandosi poi contro una vetrina espositiva di generi alimentari e scaraventandola a terra assieme ad alcuni strumenti da lavoro. Dopo lo sbarco a Portoferraio, ancora in evidente stato di alterazione, la ragazza avrebbe continuato ad avere il comportamento aggressivo e molesto anche in un bar nei pressi del porto.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, allertati dalle persone presenti sul traghetto e dai clienti del pubblico esercizio. Alla richiesta dei documenti da parte di uno dei militari, la 23enne, già resasi responsabile di analoghi fatti il 13 Maggio scorso, avrebbe aggredito violentemente uno dei carabinieri che ha riportato ferite giudicate guaribili in 10 giorni.

I militari hanno accompagnato la 23enne in caserma e l’hanno dichiarata in arresto per lesioni, violenza e resistenza ed è stato necessario anche l’intervento di personale sanitario del 118. Dopo le dimissioni dal nosocomio elbano, su disposizione della procura di Livorno, i carabinieri hanno trasferito la ragazza presso la sua abitazione di Piombino in regime di arresti domiciliari. Il giudice di Livorno ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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