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Cronaca lunedì 09 giugno 2025 ore 09:50

Tredici indagati per una frode da mezzo milione di euro

L'articolato sistema messo in piedi per evadere il fisco si reggeva su società cartiere, imprese intestate a prestanome e altri espedienti

PRATO — Oltre mezzo milione di euro recuperato alle casse dello Stato e 13 indagati per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, infedeltà e omessa dichiarazione fiscale, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego di proventi illeciti: è il bilancio dell'operazione condotta nel Pratese da guardia di finanza e personale dell'Agenzia delle entrate.

L'operazione ha portato a disarticolare un complesso sistema messo in piedi per evadere il fisco fra imposte dirette ed Iva, retto su condotte sfaccettate. Una era l'uso di imprese cartiere per l'emissione di documentazione fiscale fittizia, un'altra era l'impiego di una società ufficialmente di diritto bulgaro ma di fatto operante in Italia, ovvero 'esterovestita'. E poi c'era la creazione di ditte individuali e società intestate a prestanome, ma effettivamente dirette dal medesimo nucleo di indagati.

I proventi generati dall’evasione venivano successivamente 'ripuliti' attraverso operazioni di autoriciclaggio gestite dagli stessi soggetti coinvolti e, in alcuni casi, attraverso ulteriori attività di riciclaggio e reimpiego curate da terzi estranei alla frode. Anche questi ultimi sono stati individuati e ricondotti alle proprie responsabilità.

Gli indagati, fa sapere una nota della guardia di finanza, hanno aderito ai verbali di accertamento fiscale, fondati sugli elementi solidi acquisiti in sede investigativa.

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