Cronaca mercoledì 23 luglio 2025 ore 17:30
Cellulari e droga in carcere, 33 indagati

Chiusa la prima fase di indagini sull'introduzione di cellulari, microcellulari e stupefacenti nel carcere della Dogaia. 33 gli indagati, tutti detenuti
PRATO — Si chiude con 33 indagati, tutti detenuti, la prima fase delle indagini della procura di Prato sull'introduzione di cellulari e droga nel carcere della Dogaia.
Nel corso delle indagini sono stati trovati e sequestrati 41 dispositivi tra cellulari, microcellulari e smartwatch, oltre a due schede telefoniche, introdotti con diversi escamotage nei reparti di alta e media sicurezza. Nell'ambito della stessa indagine rientrerebbero due episodi di introduzione di stupefacenti, in particolare cocaina e hashish, trovate in un caso all'interno contenitori di sugo e nell'altro nella camera di sicurezza.
I controlli all'interno del carcere avrebbero portato, negli ultimi giorni, ad ulteriori sequestri di droga: l'ultimo solo ieri quando in un pacco di abiti destinato ad un detenuto sono stati trovati 5 grammi di hashish. Pochi giorni prima erano stati rinvenuti altri quantitativi della stessa sostanza: 40 grammi di in un frigorifero e 5 grammi in una cella.
Parallelamente, si sono concluse anche le indagini relative alla rivolta in carcere dello scorso 5 Luglio, per la quale sono indagati detenuti di origini albanesi, marocchine, italiane e polacche.
Secondo quanto ricostruito dalla procura pratese, alla rivolta avrebbe partecipato anche il detenuto trovato senza vita il 18 Luglio scorso nella camera di sicurezza della sezione di isolamento. Morte per la quale sarebbe stata esclusa l'ipotesi di suicidio e sulla quale sono in corso accertamenti. L'autopsia sul corpo dell'uomo avrebbe individuato la causa del decesso in un arresto cardiaco, ma ulteriori elementi potrebbero emergere dagli esami tossicologici.
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