Cronaca giovedì 15 dicembre 2016 ore 17:30
Due condanne per le donne annegate nel sottopasso

Due anni per l'ex funzionario comunale Frasconi e un anno e otto mesi per il funzionario delle Ferrovie Caldini. Furono tre donne cinesi a morire
PRATO — La vettura, con a bordo le tre donne, rimase intrappolata nel cavalcavia divenuto un pozzo di acqua e fango profondo 5 metri. La più giovane rimase intrappolata all'interno dell'automobile, mentre la madre e la zia morirono nel disperato tentativo di fuggire.
I due uomini, Lorenzo Frasconi e Stefano Caldini, erano accusati di omicidio colposo plurimo. Al processo erano arrivati dopo l'inchiesta aperta per la morte delle tre donne cinesi, di 50, 42 e 36 anni, annegate il 6 ottobre 2010 nel sottopasso di via Ciulli a Prato, durante una bomba d'acqua che allagò la città.
Sono stati assolti, invece, Sandro Gensini, direttore dell'Asm - la municipalizzata del Comune che si occupava della manutenzione del sottopasso - e Paolo Berti di Ferrovie dello Stato.
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