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Attualità giovedì 22 dicembre 2016 ore 15:09

Una Natività di 5mila anni nelle sabbie del Sahara

Un bimbo tra due genitori e un astro all'orizzonte nella pittura rupestre scoperta dal geologo pratese Marco Morelli durante una spedizione in Egitto



PRATO — Potrebbe essere la 'Natività' più vecchia del mondo. Una Natività ovviamente ante litteram. E' l'immagine raffigurata nella pittura rupestre di 5mila anni fa scoperta in una piccola grotta nel deserto del Sahara egiziano da Marco Morelli, direttore del Museo di Scienze planetarie di Prato. La scoperta risale al 2005 ma è rimasta nel cassetto per oltre dieci anni perché i ricercatori erano intenzionati a studiarla nei dettagli, anche con un secondo sopralluogo che è stato condotto tre anni fa. 

''Nelle nostre ricerche non abbiamo trovato traccia di altre natività simili così antiche'', ha detto Marco Morelli all'agenzia ANSA. L'immagine rupestre mostra il bambino vicino ai genitori, due animali nelle vicinanze, un astro all'orizzonte. Il bambino si trova leggermente più in alto delle altre figure, probabile auspicio per una gravidanza futura. Più lontani sono invece collocati i due animali di difficile interpretazione: il primo, posto più in alto, ricorda i mitici ''leoni acefali'' presenti in molte pitture rupestri della regione, mentre il secondo, in basso a destra, assomiglia a un babbuino o ad una scimmia antropomorfa. 

Il disegno è stato realizzato sul soffitto della grotta, ribattezzata 'Grotta dei genitori', in ocra rosso-bruno, probabilmente da tribù nomadi di cacciatori e raccoglitori del Neolitico. 

''Esistono molte scene familiari, ma in contesti e posizioni molto diversi: sono raffigurate scene di caccia, danze, persone che camminano. Invece qui troviamo una famiglia isolata, avvicinata da due animali che sembrano partecipare all'evento della nascita, sotto quello che sembra essere un astro. Non abbiamo trovato scene simili fino all'età paleocristiana''. 

''Sono stato sorpreso dall'incredibile somiglianza con la Natività cristiana - ha aggiunto Morelli - è probabile che rappresenti una raffigurazione ''classica'', per quel periodo, della nascita di un bimbo e della formazione di un nucleo familiare, oppure di rituali di auspicio per la nascita di un figlio''.


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