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Attualità giovedì 11 luglio 2024 ore 16:05

Prevenzione oncologica, Toscana virtuosa

Aumentano le adesioni agli screening offerti gratuitamente dal servizio sanitario regionale. I numeri relativi al 2023



TOSCANA — Sempre più toscani partecipano agli screening oncologici dedicati alla prevenzione dei tumori a mammella, cervice uterina e colon retto che sono offerti gratuitamente dal servizio sanitario regionale.

I dati relativi al 2023 evidenziano un trend positivo. Rispetto al 2022, in numeri tracciati dal Nuovo sistema di garanzia parlano di adesioni in crescita: per il tumore della mammella l’indicatore, che sintetizzala capacità di offerta del sistema sanitario e della partecipazione dei cittadini, dal 58,5 del 2022 al 69,8 del 2023, oltre l'11 per cento in più. Aumentano anche le adesioni allo screening della cervice uterina, che comprende Hpv test e Pap test, a seconda della fascia d’età della popolazione femminile e che si attesta al 59,5 per cento, nonostante l’impegnativo periodo di riassetto organizzativo legato all’introduzione del nuovo software gestionale. Nel 2023, salgono poi di quali il 9% gli screening del colon retto, passati dal 39,2 del 2022 al 47,9% del 2023.

Valori, spiega una nota della Regione, che "Superano la soglia di soddisfacimento, individuata nel 30 per cento per la mammella e nel 25 per cento per cervice e colon, per raggiungere e superare, con lo screening del tumore al seno e alla cervice uterina, anche la soglia di massima performance, indicata nel 60 per cento per la mammella e nel 50 per cento per cervice e colon".

Un risultato che il presidente della Regione Eugenio Giani attribuisce anche alle "Numerose campagne di screening organizzate", oltre che al  "Rinnovato impegno di tutto il sistema”.

“Abbiamo cercato di sensibilizzare gli utenti e garantire un servizio di sempre maggiore prossimità attraverso una importante campagna di comunicazione – prosegue Giani-, implementando anche il numero delle nostre unità mobili, dotando le stesse di tecnologia di avanguardia e trasformandole in veri e propri ambulatori su ruote, organizzando open day ed eventi di informazione, sviluppando sistemi innovativi come il multiscreening, nonché promuovendo importanti sinergie con gli enti locali e il mondo della società civile e delle imprese, come il progetto Metti la prevenzione nel carrello- Di’ Di Si agli screening oncologici avviato l’8 luglio con Unicoop Firenze. Un grande grazie va, in particolare, allo straordinario lavoro svolto dalle donne e uomini che animano i nostri servizi e che non si sono mai risparmiati”.

Ma la Toscana guarda avanti e punta ad un ulteriore incremento delle adesioni. “I dati –  sottolinea l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - ci dimostrano un eccezionale lavoro del Servizio Sanitario Regionale. Per il 2024 il nostro impegno si rafforzerà ulteriormente, in particolare per lo screening colonrettale, attraverso diverse iniziative, fra cui un generale processo di riassetto organizzativo del servizio di erogazione e un rinnovato accordo con le farmacie pubbliche e private: il tutto al fine di favorire una sempre maggiore adesione allo screening”.

Un'arma importante, spiega la Regione, che insieme a un sano stile di vita, "Consente l’abbattimento dell’insorgere di patologie oncologiche per circa il 40 per cento dell’attuale incidenza".

Un tema, quello della prevenzione e dello studio in campo oncologico, per il quale la Toscana ha messo in campo un apposito istituto, l'Ispro, con il più grande laboratorio per la processazione Hpv/Pap Test sul territorio Italiano, e uno tra i più grandi in Europa, oltre ad una importante attività di ricerca.

L'istituto è riconosciuto comune una eccellenza nel campo oncologico ed è stato individuato dal Ministero della salute come l’autorità che rappresenta l'Italia nella joint action europea sugli screening oncologici.

Un ulteriore risultato è stato raggiunto nel Dicembre 2023, quando la rete oncologica toscana è stata individuata come la migliore a livello nazionale da Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.


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