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Sport domenica 04 ottobre 2020 ore 18:00
Prima vittoria toscana al Giro d'Italia con Ulissi
"Cu mancia fa muddichi" Chi mangia fa briciole. Si usa dire ad Agrigento per chiarire che se si fa e si lavora si devono lasciare le tracce.
AGRIGENTO — La UAE Emirates oggi ha preso in mano la corsa negli ultimi chilometri della seconda tappa dell’edizione 103 del Giro d’Italia, da Alcamo ad Agrigento, ed è stata capace di lasciare una bellissima traccia nella storia del Giro d’Italia: la vittoria di Diego Ulissi.
La squadra emiratina si è mossa con intelligenza, grazie soprattutto al lavoro di Valerio Conti, compagno di Diego Ulissi e già maglia rosa per alcuni giorni nell’edizione del Giro d’Italia 2019.
Conti ha lanciato Ulissi egregiamente, portandolo nelle prime posizioni durante la difficile ascesa finale, 4 lunghi chilometri al 5,3%, con punte al 9%.
Quando l’italiano Luca Wakermann (Vini Zabù – KTM) ha provato a staccare tutti all’ultimo chilometro Ulissi era pronto ed attento poco dietro.
Il livornese ha ripreso e superato Wakermann, seguito dal giovane danese Mikkel Honorè (Deceuninck-QuickStep) e dall’esperto Peter Sagan (Bora-hansgrohe), in cerca di riscossa sulle strade della Corsa Rosa.
Fino all’ultima curva Diego Ulissi è rimasto in testa, controllando gli altri due attentamente, senza foga, girando di continuo lo sguardo all’indietro per scrutarne la faccia e le gambe.
Poi si è lasciato sfilare restando in terza posizione ma quando qualche metro dopo è stato lanciato lo sprint Ulissi ha dimostrato di avere un altro passo di pedale ed ha tagliato il traguardo a braccia alzate dopo aver rimontato con apparente facilità Sagan e Honorè, piazzatisi nell’ordine dietro di lui.
Per Ulissi è la settima volta che taglia il traguardo per primo in una tappa del Giro d’Italia ed è la trentasettesima vittoria da professionista.
Stasera Ulissi si porta in camera anche la Maglia Ciclamino, che identifica il leader della Classifica a Punti.
In classifica generale resta in Maglia Rosa il giovane Filippo Ganna, protagonista ieri di una favolosa prova a cronometro, nella prima tappa da Monreale a Palermo.
Domani la terra scura dell’Etna accoglierà i girini sul difficile traguardo di Linguaglossa Piano Provenzano, luoghi dove per secoli la marineria siciliana andava ad approvvigionarsi di legno pregiato e di resina.
Ulissi non dovrebbe essere in grado di ritagliarsi uno spazio da protagonista. Probabilmente salirà con il suo passo, meditando altri colpi da assestare nelle tappe future.
Perché Diego Ulissi c’è e gli altri oggi se ne sono accorti, chiedete a Peter Sagan.
Marco Burchi
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