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Attualità venerdì 26 giugno 2020 ore 19:40

E' ufficiale, si torna a scuola il 14 settembre

Il premier Giuseppe Conte e la ministra Lucia Azzolina

Studenti di nuovo in classe e distanza di un metro "da bocca a bocca". Linee guida approvate da Stato e Regioni. Conte: "Stanziato un miliardo in più"



ROMA — Il 14 settembre si torna a scuola, in presenza. Ora è ufficiale. Lo stabiliscono le linee guida su cui finalmente Regioni e Governo hanno trovato l'accordo dopo settimane di fibrillazioni e, soprattutto, dopo le proteste che, solo nella giornata di ieri, hanno visto studenti e insegnanti scendere in piazza in 60 città italiane, anche toscane, per chiedere di definire regole precise e consone per il ritorno in classe dopo i mesi di didattica a distanza causati dall'emergenza Covid. Unico contrario, il governatore campano De Luca per la vicinanza della data di avvio dell'anno scolastico con la data dell'election day il 20 settembre.

A illustrare le linee guida, dopo l'ok in Conferenza Stato-Regioni arrivato nel primo pomeriggio, è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte insieme alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina che ha chiesto un miliardo di euro per garantire l'adeguamento degli spazi per il ritorno a scuola e il rinforzo dell'organico. Un punto, quest'ultimo, su cui hanno fatto sentire forte la loro voce le Regioni.

Tra le principali misure previste dall'intesa ci sono il distanziamento di almeno un metro tra gli studenti e per l'esattezza tra le "rime buccali", cioè tra le bocche e non più tra i banchi. Il distanziamento di un metro tra i banchi, infatti, era stato definito una "missione impossibile" dall'associazione nazionale dei presidi. E poi la "diversa modulazione settimanale del tempo" trascorso a scuola con la possibilità degli istituti di decidere in autonomia. Prevista poi l'istituzione di Conferenze dei servizi che coinvolgano i presidi per analizzare i problemi delle istituzioni scolastiche e raccogliere domande e istanze su questioni come quelle degli arredi e degli spazi.

La chiusura della scuola, ha detto Conte, "è stata una scelta sofferta". Oggi ha poi aggiunto, "abbiamo un nuovo miliardo che stanziamo oggi per ripartire in piena sicurezza a settembre con una scuola più moderna, sicura e inclusiva".  "All'interno del piano di rilancio con le risorse europee un importante capitolo sarà dedicato proprio agli interventi sulla scuola".

La ministra Azzolina ha annunciato “50.000 assunzioni in più per il personale” tra docenti e personale Ata aggiungendo che “a luglio gli stipendi degli insegnanti aumenterà, dagli 80 ai 100 euro, perché se lo meritano, i loro stipendi sono i più bassi d’Europa”. Ciò sarà possibile con il taglio del cuneo fiscale, spiega.

Resta il nodo dell'election day del 20 settembre, quando si voterà per il referendum sul taglio dei parlamentari, le elezioni amministrative e regionali che potrebbe costringere parte degli studenti a dover interrompere subito le lezioni per lasciare libere le scuole sedi di seggio. Sulla questione la ministra Azzolina ha risposto così nel corso della conferenza stampa: "Il 14 settembre riportiamo tutti gli studentia scuola: poi c'è un confronto in corso con chi di dovere per lapossibilità di utilizzare altri locali diversi da quelli dellescuole per le elezioni di settembre. Parliamo comunque un numero esiguo di studenti coinvolti, in ogni caso saranno gli enti locali e il ministero dell'Interno a stabilire se si possono utilizzare altri tipi di locali". La questione, comunque, resta un nodo non risolto del tutto: il governatore campano De Luca ha infatti annunciato fin dalla mattinata il proprio dissenso sull'intesa Stato-Regioni proprio per la vicinanza della data delle elezioni

Ad accordo raggiunto, l'assessora all'istruzione e al lavoro della Regione Toscana oltre che coordinatrice della Commissione Istruzione e Lavoro della Conferenza delle Regioni Cristina Grieco ha commentato: “Ora il Piano scuola 2020-2021 ha gambe per camminare davvero, per questo motivo abbiamo insistito nella richiesta di risorse adeguate per realizzare gli obiettivi previsti. Prima di tutto occorre annullare le riduzioni di organico docente rispetto al corrente anno scolstico”, ha rimarcato, sottolineando anche “l’esigenza di intervenire sull’edilizia scolastica, sul sistema integrato pubblico-privato dei servizi educativi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia e sul sostegno ai percorsi del sistema della Istruzione e Formazione professionale anche in relazione alle opere di sanificazione”.


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