Sanità pubblica verso la mobilitazione nazionale

ROMA — Un movimento unitario composto da professionisti del mondo sanitario e dalla società civile per portare la Sanità pubblica nell'agenda del Paese. Il movimento è stato presentato oggi a Roma presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale nel con la “Conferenza nazionale per la sanità pubblica – Mobilitazione in difesa del SSN”.

"Uscito con le ossa rotte dalla pandemia, il Servizio sanitario nazionale sconta gli effetti di decenni di politiche miopi, che hanno ridotto il numero di strutture e posti letto, tagliando il personale e l’offerta sanitaria. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: pronto soccorso presi d’assalto, liste d’attesa infinite, condizioni di lavoro inaccettabili che portano il personale sanitario a fuggire dalla sanità pubblica. È dunque necessario che lavoratori del settore, cittadini e pazienti, vittime parallele delle inefficienze di un sistema prossimo al collasso, si uniscano per chiedere al Governo un intervento straordinario che salvi il Servizio sanitario nazionale" questo il manifesto sottoscritto da Anaao Assomed, Cimo Fesmed, Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil medici,Federazione medici veterinari, Uil Fpl 

Il Segretario Nazionale Anaao Pierino Di Silverio.“Oggi è una giornata storica: per la prima volta siamo tutti dalla stessa parte, medici, cittadini e pazienti perché siamo tutti consapevoli che se crolla la salute pubblica, crolla il welfare, crolla lo stato sociale. Il problema che riguarda la salute pubblica è di pertinenza #politica e #sociale e la fuga dei medici ne è segnale e allarme. Il sistema di cure non garantisce più nè il diritto alla cura e nè il diritto a curare. Avere difronte quotidianamente pazienti che chiedono aiuto e a cui non riusciamo ad erogare cure è eticamente insostenibile da parte di un medico, di un sanitario, di un veterinario. Perché non siamo responsabili di questo disegno precostituito. Il disservizio non dipende dal medico, ma è lui a doverne dare conto al paziente. Non Possiamo e non dobbiamo rimanere a guardare. Il Covid ha fatto emergere le lacune, gli effetti del definanziamento e delle incapacità organizzative, oltre che gli interessi parcellari che hanno eroso il servizio pubblico. Tutto è diventato bene e servizio, non cura. È necessario un cambio di paradigma, nuovo modello di cura al passo con questo tempo storico, che preveda ad esempio la gestione delle acuzie. Il modello vigente non è pronto a curare le cronicità. Non possiamo gestire bene la sanità se la politica continua a decidere in questo senso: la sanità deve tornare in mano ai medici. Riconosciamo, insieme, l’importanza della salvaguardia dell’articolo 32 della costituzione: costi quel che costi la salute va tutelata”.

A sostenere il movimento ci sono anche le associazioni ADMO Associazione Nazionale Donatori Midollo Osseo, AISLA Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. AISTOM Associazione Italiana Stomizzati, AMICI ETS Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino, ANED Associazione Nazionale Emodializzati, ANLAIDS Associazione Nazionale per la Lotta contro l’Aids, APSILEF Associazione Professioni Sanitarie Italiane Legali E Forensi, APMARR Associazione Nazionale Persone Con Malattie Reumatologiche e Rare Aps ASSOCIAZIONE PAZIENTI BPCO, CITTADINANZATTIVA, EUROPA DONNA ITALIA, FAMIGLIE SMA Associazione che raduna affetti e genitori di affetti da Atrofia Muscolare Spinale, familiari e simpatizzanti., FAVO Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, FEDERASMA E ALLERGIE Federazione Italiana Paziente Odv, FINCOPP ODV Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico, FORUM TRAPIANTI, NADIR ETS, UILDM Unione italiana lotta alla Distrofia Muscolare

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