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Attualità giovedì 31 luglio 2025 ore 11:27

Scuola, con la riforma del voto in condotta il 6 non basta più

studenti

Servirà una votazione di 7 decimi per essere promossi all'anno scolastico successivo. Ecco cosa accadrà con la sola sufficienza. Tutte le novità



ROMA — Dal prossimo anno scolastico, per essere promossi a Giugno il 6 in condotta non basterà più: servirà almeno un 7, mentre con la sola sufficienza il giudizio di ammissione alla classe successiva verrà sospeso e lo studente dovrà redigere un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, collegato ai motivi che hanno determinato il voto ottenuto.

La novità arriva con la riforma approvata ieri dal Consiglio dei ministri, che interviene in via definitiva riformando il voto di condotta e anche la disciplina della valutazione degli studenti della scuola secondaria, dopo i pareri favorevoli espressi dal Consiglio di Stato. 

Le misure saranno pienamente operative a partire dall’anno scolastico 2025/2026, vale a dire dal rientro in classe del prossimo Settembre.

“Con questa riforma - ha commentato il ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara - il voto di condotta torna a essere un importante strumento educativo per far crescere cittadini responsabili e consapevoli".

Il comportamento degli studenti, spiega una nota ministeriale, sarà valutato lungo l’intero anno scolastico e terrà conto, in particolare, di eventuali episodi di violenza o aggressione ai danni del personale scolastico e degli altri studenti.

In caso di sospensione, questa è un'altra novità, lo studente non sarà libero ma dovrà effettuare "attività di approfondimento sulle conseguenze dei propri comportamenti o lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso enti o associazioni previamente individuati dalle scuole", si spiega ancora dal ministero.


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