Attualità lunedì 19 ottobre 2020 ore 10:24
I sindaci contro il coprifuoco affidato ai Comuni
Dura presa di posizione di Anci sul nuovo decreto anti-Covid del Governo. Il presidente Decaro: "Scarica sui sindaci la responsabilità delle chiusure"
ROMA — La possibilità affidata ai sindaci di chiudere strade e piazze per evitare assembramenti contenuta nel nuovo decreto del presidente del Consiglio (vedi articolo collegato) non è stata presa bene da molti primi cittadini italiani. Anzi.
Il presidente dell'Anci (Associazione nazionale dei sindaci italiani), e sindaco di Bari Antonio Decaro stamattina, in un'intervista a Radio Capitale e poi anche a RaiNews 24, ha criticato duramente il provvedimento: "Il Governo ha voluto scaricare la responsabilità del coprifuoco sui sindaci: non è possibile che siano i sindaci a chiudere le piazze e le vie della movida".
Tra le obiezioni mosse al provvedimento c'è l'impossibilità per i primi cittadini di vigilare in modo capillare sulla formazione di assembramenti negli spazi esterni delle città: "I sindacio non possono controllare, per questo abbiamo chiesto che sparisse dal testo del Dpcm la parola sindaco". E ancora Decaro ha aggiunto: "Non è previsto nei decreti che la polizia locale si occupi del contrasto al Covid-19".
La risposta è arrivata dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia che, alle critiche mosse dal presidente di Anci, ha risposto spiegando che "la norma che chiamava espressamente in causa i sindaci è stata smussata, ma in ogni città, se c'è un luogo da chiudere, lo decide il sindaco, i sindaci sanno che lo Stato è al loro fianco 24 ore su 24, dobbiamo tornare alla collaborazione massima".
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