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Attualità domenica 18 ottobre 2020 ore 21:25

Varato il Dpcm, restrizioni sugli orari, coprifuoco antimovida

Locali aperti dalle 5 alle 24, strade chiuse dalle 21 su ordine dei sindaci, ingressi scaglionati nelle scuole, impianti sportivi aperti (per ora)



ROMA — Il nuovo decreto che dispone misure più restrittive per contenere l'epidemia di Covid-19 è stato illustrato dal premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa iniziata alle 21.30.

"Il Paese non può permettersi una nuova battuta d'arresto - ha detto Conte - nel terzo trimestre il nostro Paese sta vivendo una ripresa vigorosa, migliore di quella di Francia e Spagna. Dobbiamo mettere in campo tutte le misure necessarie per scongiurare un nuovo lockdown generalizzato che finirebbe per compromettere l'intero tessuto economico".

Questi, in sintesi, alcuni provvedimenti contenuti nel nuovo Dpcm e citati dal premier Conte, alcuni dei quali hanno innescato immediate contestazioni:

- I sindaci potranno disporre la chiusura dopo le 21 delle vie e delle piazze dove si creano assembramenti, permettendo l'accesso solo ai residenti (il presidente dell'Anci Antonio Decaro ha commentato a caldo che su questa misura antimovida il governo ha fatto a scaricabarile sui sindaci);

- bar, ristoranti, pasticcerie possono stare aperti dalle 5 del mattino a mezzanotte, organizzando i tavoli per gruppi di 6 persone al massimo. A partire dalle 18, cibi e bevande possono essere serviti solo ai clienti seduti al tavolo (quindi la limitazione colpisce in primo luogo i bar) ma le consegne a domicilio possono continuare fino a mezzanotte; le restrizioni non valgono per gli esercizi di ristorazione situati negli aeroporti o lungo le autostrade;

- sale gioco e sale bingo dovranno chiudere alle 21;

- l'attività scolastica resta in presenza (grande vittoria della ministra Azzolina); nessuna variazione per scuola materne, elementari e medie; per le scuole superiori è prevista la possibilità di integrare le lezioni in presenza con la didattica a distanza per perseguire l'obiettivo di differenziare gli orari di ingresso e di uscita, facendo entrare gli studenti alle 9 o anche dopo oppure programmando lezioni pomeridiane;

- è consentita l'attività sportiva a livello individuale e l'attività sportiva professionistica organizzata dalle federazioni; vietati gli sport di contatto;

- stop alle sagre e, per quanto riguarda le fiere, sono consentite solo quelle di carattere nazionale e internazionale;

- congressi consentiti solo con modalità a distanza;

- negli uffici della pubblica amministrazione tutte le riunioni dovranno tenersi terranno con modalità a distanza, salvo situazioni particolari e motivate; sarà incentivata lo smartworking;

- i gestori di impianti sportivi (palestre e piscine) avranno una settimana di tempo per adeguare le loro strutture ai protocolli di sicurezza previsti dai decreti governativi se ancora non l'hanno fatto. In caso contrario scatterà la chiusura. "Sappiamo che ci sono molti impianti in regola - ha detto Conte - ma sappiamo anche che in molte situazioni i protocolli non vengono rispettati. Quindi diamo una settimana di tempo per adeguarsi. Se questo sarà fatto, non c'è ragione di chiudere gli impianti sportivi".


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