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Cronaca mercoledì 24 gennaio 2024 ore 15:15
Tornano alla Turchia reperti recuperati in Toscana
Il nucleo fiorentino dei carabinieri dell'arte ha riconsegnato le antichità rinvenute dopo una segnalazione della soprintendenza
ROMA — Dieci reperti antichi provenienti dalla Turchia e rinvenuti in Toscana sono stati riconsegnati al paese d'appartenenza da parte dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale (Tpc) di Firenze all'Ambasciatore della Repubblica della Turchia presso la sede della rappresentanza diplomatica di Roma.
L’attività investigativa del personale del nucleo Tpc è nata in seguito a una segnalazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e per le Province di Pistoia e Prato, che ha permesso di sequestrare 242 beni archeologici senza documentazione attestante la lecita provenienza. Tra i tanti, alcuni risultavano di origini estere e 10 provenienti dalla Turchia.
I beni facevano parte di una collezione appartenente a un privato cittadino deceduto.
In dettaglio ecco quali sono:
- epas integro di produzione medio-orientale (Anatolia occidentale, III millennio a.C.);
- brocchetta in ceramica Yortan reintegrata di produzione medio-orientale (Anatolia occidentale, III millennio a.C.);
- olpe lacunosa in corrispondenza di collo e ventre, ricomposta, di età protostorica;
- oinochoe integra di età del ferro (II-I millennio a.C.);
- 6 vasi miniaturistici acromi
Gli oggetti, grazie alla cooperazione fornita dalla rappresentanza diplomatica della Turchia presso l'Italia sono stati riconosciuti dalle autorità culturali di quel paese come appartenenti al proprio patrimonio nazionale. Dunque ecco la restituzione.
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