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Attualità mercoledì 01 giugno 2022 ore 18:40

Scatta il doppio cognome per i nuovi nati

I piedini di una neonata

Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la sentenza della Consulta che ha dato il via libera al cognome della madre e del madre per i nuovi nati



TOSCANA — E' scattata oggi, giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della sentenza della Corte Costituzionale, l’attribuzione del doppio cognome ai nuovi nati ovvero sia il cognome della madre che quello del padre. 

L’ufficio di stato civile del Comune di Firenze hai provveduto a inviare ai punti nascita le prime indicazioni operative con relativo modulo che i neogenitori dovranno compilare e firmare al momento della dichiarazione di nascita

“In attesa delle circolari attuative ministeriali - ha detto l’assessore all’anagrafe Tittta Mecci - abbiamo inviato le prime indicazioni operative ai punti nascita di Careggi e Torregalli per poter dare attuazione alla sentenza pubblicata oggi in Gazzetta ufficiale. L’applicazione, come previsto, scatta dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta, pertanto a partire dal 2 giugno”. 

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 262, primo comma, del Codice civile “nella parte in cui prevede che il figlio assume il cognome del padre, anziché prevedere che il figlio assume i cognomi dei genitori, nell’ordine dai medesimi concordato, fatto salvo l’accordo, al momento del riconoscimento, per attribuire il cognome di uno di loro soltanto”.

Secondo i giudici della Consulta, l’automatica attribuzione del solo cognome paterno “si traduce nell’invisibilità della madre” ed è il segno di una diseguaglianza fra i genitori, che “si riverbera e si imprime sull’identità del figlio”. 

La Corte ha quindi stabilito che il cognome del figlio “deve comporsi con i cognomi dei genitori”, nell’ordine dagli stessi deciso, fatta salva la possibilità che, di comune accordo, i genitori attribuiscano soltanto il cognome di uno dei due. Di conseguenza, l’accordo è imprescindibile per poter attribuire al figlio il cognome di uno soltanto dei genitori. In mancanza di tale accordo, al bambino vengono attribuiti i cognomi di entrambi i genitori, nell’ordine dagli stessi deciso. 

Qualora vi sia un contrasto sull’ordine di attribuzione dei cognomi, si rende necessario l’intervento di un giudice, che l’ordinamento giuridico già prevede per risolvere il disaccordo sulle scelte riguardanti i figli. Tutto ci, fino a quando il Parlamento non decida di fissare, eventualmente, altri criteri.


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