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Attualità giovedì 14 novembre 2024 ore 18:20

Innovazione e sostenibilità nelle aziende da Oscar Green

Dal drone per l'agricoltura di precisione al prato resiliente ai cambiamenti climatici: premiate le aziende under 40 più innovative e sostenibili



TOSCANA — Dall'agricoltura di precisione dall'alto con l'utilizzo di un drone al super prato resiliente ai cambiamenti climatici, ma anche la prima distilleria di burro di giaggiolo. Sono alcune delle sette idee da Oscar green, il riconoscimento, giunto alla 18esima edizione, promosso da Giovani Impresa Coldiretti Toscana che punta a valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto l'agricoltura per il proprio futuro.

A Firenze, a Casa Coldiretti, sono state premiale le aziende under 40 più innovative, sostenibili e reattive ai cambiamenti.

Le 7 aziende premiate, si legge in una nota di Coldiretti,  "Sono un po’ il modello di un’agricoltura che punta lo sguardo verso il futuro anche grazie a maggiori competenze e ad una maggiore predisposizione alla comprensione e all’utilizzo delle nuove tecnologie".

“I giovani imprenditori sono più innovativi e più attenti alla sostenibilità, più resilienti e nel caso specifico della nostra regione tra i più multifunzionali: il 28% delle aziende guidate tra gli under 40 ha sviluppato almeno un’attività connessa come l’agriturismo, la fattoria didattica o la produzione di energie rinnovabili che posiziona la nostra regione al secondo posto in Italia. – spiega Francesco Panzacchi, Delegato Giovani Coldiretti Toscana – Certo, il ricambio generazionale non si sta rivelando una passeggiata e ci sono ancora molti elementi di criticità che ne rallentano l’attuazione, ma il dato incoraggiante deriva dal desiderio, e lo tocchiamo ogni giorno, di tanti giovani di affacciarsi nel nostro mondo. Le oltre domanda per l’ultima edizione del premio di primo insediamento sono un chiaro segnale di questo fenomeno. Questo desiderio va però sostenuto con forza ed azioni concrete tagliando la burocrazia e favorendo l’accesso al capitale fondiario ma anche con nuovi strumenti finanziari. La voglia non manca”.

Ecco le 7 storie da Oscar green:

Per la categoria Impresa digitale e sostenibilità il premio è andato all'agricoltura di precisione dall'alto di Mattia Lusini, 26 anni, titolare di un’azienda cerealicola a Manciano, in Maremma, e primo agricoltore pilota di drone della Toscana ad aver ottenuto l’abilitazione per poter impiegare gli aerei a pilotaggio remoto per controllare, monitorare ma anche concimare e seminare i terreni riducendo l’uso degli input non necessari, migliorando la sostenibilità delle pratiche e contestualmente la qualità dei prodotti.

Il premio per la categoria E' ancora Oscar Green è andato all’agrimerenda dell’azienda agricola dei fratelli Lorenzo e Lucia Dori, il Podere Cantoni I a Roselle, in Maremma, all'insegna del legame tra agricoltura, cibo e turismo. Il vino è servito nel fiasco, sedie e tavoli sono realizzati con materiali di recupero, vecchie botti e fieno, tovaglia, posate e stoviglie con materiali riciclati (o lavabili) e ad alimentare la catenaria di lampadine che illumina l’aia che si affaccia sulle stalle è l’energia “catturata” da una vecchia pala a vento come si vede nei film. 

Per la categoria Custodi d'Italia sono stati premiati tre fratelli: Alessio (30 anni), Andrea (30 anni) e Mirko, (36 anni), i più giovani custodi del seme della pregiata cipolla rossa di Certaldo, citata anche nel Decamerone di Boccaccio. Un ortaggio antico, ricercato, gustoso ma anche molto eclettico che i tre dell’azienda agricola “L’orto sotto casa” coltivano con amore e stanno valorizzando, oltre che come prodotto fresco o nelle classiche composte, con una serie di ricette, abbinamenti e trasformati inediti e fantasiosi come il salame a base di cipolla, i cantuccini con cipolla e cioccolato, i biscotti con cipolla, pomodoro e pecorino, il panforte alla cipolla candita e presto arriverà anche il primo panettone dolce di Natale con cacao, semi di cacao e, naturalmente, la cipolla di Certaldo.

Il super prato resiliente ai cambiamenti climatici si è aggiudicato invece il premio per la categoria L'impresa che cresce. Si chiama Erbavoglio il rivoluzionario sistema nato dalla collaborazione internazionale tra la pisana Hts, azienda agricola di San Giuliano Terme, e la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, che consente di creare manti erbosi molto più sostenibili e meno energivori trapiantando le piantine una ad una (e non semiandole) con macchine automatizzate. E’ il super tappeto su cui giocano già molte squadre del campionato di Serie A e serie B come l’Empoli, il Cagliari, il Pisa, della Ligue 1 e di altri campionati europei. Un sistema adottato anche per il centro di allenamento della Fiorentina, il Viola Park, numerosi centri sportivi, Golf Club e parchi pubblici sparsi in tutta Italia. "Una soluzione - spiega Luca Pacini- che gioca di anticipo rispetto al nuovo scenario climatico. I nostri manti consumano tra il 50%-80% in meno di acqua rispetto ai tradizionali manti seminati o srotolati e questo si traduce in minori costi ed in una maggiore attenzione verso una risorsa sempre più preziosa”.

Per la categoria Campagna Amica è stata premiata la fattoria “La Pannocchia”. Sulla moderna Arca di Margherita Turchi (29 anni), imprenditrice e biologa, sono già saliti cavalli, capre, conigli e perfino mucche. E molti altri ci saliranno ancora. La fattoria, che si trova nella campagna di Castiglion Fiorentino ed è una delle 180 fattorie didattiche autorizzate in Toscana, è uno spazio all’aperto dove grandi e piccini vengono a contatto diretto con gli animali da cortile più comune imparando a relazionarsi con loro grazie a tantissime divertenti attività. Una realtà che anche le scuole del territorio stanno scoprendo. “La fattoria nasce dalla passione per la natura e gli animali dopo aver terminato il mio percorso di studi universitari su questi argomenti. – racconta Margherita Turchi - Mi sono resa conto che, nonostante il nostro paese sia immerso nella campagna e ne respira i più profondi sapori e odori, manca quella profonda e ancestrale connessione tra l’uomo e animali. Al momento la fattoria ospita i più comuni animali da cortile con i quali tutti possono interagire. Le attività sono principalmente rivolte ai più piccoli ma non solo, abbiamo l’obiettivo di far comprendere anche ai grandi l’affascinante mondo naturale”. E quindi ad oggi la fattoria “La Pannocchia” conta tre cavalli, due caprette, una mucca di razza Zebù, un asinello e poi conigli nani e ariete e qualche porcellino d’India. Qui si impara ad entrare in sinergia con gli animali parola di Margherita Turchi. Margherita realizza percorsi con i cavalli per gli ospiti degli agriturismi accanto alla sua azienda in Valdichiana. A breve anche lei aprirà il suo.

Per la categoria Coltiviamo insieme l'oscar green è andato a Toscana Giaggiolo, una Cooperativa che riunisce più di 200 piccoli coltivatori toscani e  riferimento principale in Italia per la produzione e vendita di rizomi d’Iris, una qualità unica esportata in tutto il mondo. La radice del giaggiolo e già nota per la produzione di essenze, profumi, creme di bellezza, cosmetici, alcolici, preparati di erboristeria, vini e molto altro. Grazie al progetto, è stata installata nella cooperativa la prima distilleria italiana per estrarre il burro di giaggiolo con l'obiettivo di rafforzare la filiera locale, promuovere la qualità del prodotto toscano ed evitare di dipendere da distillatori stranieri.

Menzione speciale Agri-influencer per Marco Pacini, 40 anni appena compiuti, “boss” dell’Ortofruttifero di San Giuliano Terme, un colosso che produce ogni anno 50 milioni di piantine da orto destinate a garden, vivai e negozi. E’ lui, periodicamente, sui canali Facebook e Instagram, a dispensare informazioni e consigli su quando per esempio iniziare a piantare i pomodori, su quanta acqua dosare quando fa caldo e su quali prodotti coltivare, anche in autunno, per avere sempre a disposizione ortaggi freschi e sicuramente a millimetro zero. Una miniera di suggerimenti, uno stimolo per famiglie e giovani a sfruttare ogni spazio in casa o all’esterno per coltivare il proprio orticello ma anche un modo smart per svelare come si cucinano e raccontare le innovazioni che portano sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva. “Il nostro motto è la felicità nell’orto. – racconta Pacini – Con questo nuovo progetto vogliamo comunicare e trasferire agli utenti, soprattutto ai giovani, il piacere ed i vantaggi di autoprodurre in casa un po’ degli ortaggi che si consumano abitualmente".


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