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Politica martedì 07 luglio 2015 ore 17:15

Sfiducia a Biagiotti, il Pd si mobilita

ll segretario metropolitano solidale con il sindaco di Sesto insieme a Rossi, Nardella, Giani, assessori e consiglieri regionali, parlamentari



FIRENZE — "Grande sconcerto, forte preoccupazione e una condanna netta rispetto alla scelta di una parte dei consiglieri del Pd di Sesto fiorentino di presentare, assieme ai consiglieri di Sel, una mozione di sfiducia al sindaco Sara Biagiotti". 

Inizia con questa frase la nota inviata ai mezzi di informazione dal segretario metropolitano del Partito Democratico Fabio Incatasciato di fronte all'ultimo colpo di scena del conflitto in corso fra il primo cittadino di Sesto Fiorentino e una parte degli esponenti locali del Pd fin dalle prime settimane del mandato, iniziato appena un anno fa.

"La mozione è un atto gravissimo che rischia di privare del governo e del sindaco liberamente eletti dai cittadini con una grande maggioranza uno dei principali centri della Città metropolitana - scrive ancora Incatasciato - Solidarietà ampia a Sara e al suo operato. La mozione di otto consiglieri democratici su un gruppo di quindici rompe uno dei legami fondamentali di lealtà con il partito e mette in modo irresponsabile a repentaglio la vita del Comune di Sesto, giocando con le istituzioni al di là di ogni valore che dovrebbe avere una forza di governo". 

"Solidarietà a Sara Biagiotti è giunta al partito da parte del governatore Rossi, del sindaco Nardella, del presidente del consiglio regionale Giani, dell’assessore regionale Saccardi, di tutti i parlamentari fiorentini, dei consiglieri regionali appena eletti a Firenze - conclude il segretario metropolitano - Preoccupazione è stata espressa anche dai sindaci del territorio per i rischi che l’interruzione del mandato potrebbe portare in un momento così importante per il governo del nostro territorio metropolitano. Tramvia, opere infrastrutturali, termovalorizzatore: tutte questioni sulle quali la collaborazione tra enti e Regione han fatto sì che Sesto giocasse un ruolo importante e decisivo. Confidiamo nei prossimi giorni si possa ragionevolmente ritirare un atto così grave e tornare a fare politica ragionando e confrontandosi sui temi".

Secondo quanto previsto dal regolamento del Comune, la mozione di sfiducia al sindaco Biagiotti non potrà essere discussa durante il prossimo consiglio comunale, convocato per il 9 luglio, perché i tempi sono troppo stretti. Bisognerà aspettare 10 giorni da oggi per la presentazione ufficiale, che dovrà essere poi discussa entro 30 giorni. Il che significa in una finestra temporale che va dal 17 luglio a metà agosto.


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