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Sport giovedì 11 marzo 2021 ore 17:00

La maglia iridata di Alaphilippe prima a Chiusdino

Grazie agli abbuoni Van Aert mantiene la Maglia Azzurra della Tirreno-Adriatico che ha attraversato anche la Valdera. Domani partenza da Monticiano.



CHIUSDINO — Ieri il belga Wout Van Aert ha dimostrato a tutti la propria forza nello sprint a Lido di Camaiore, sotto le fronde giallicce delle palme del lungomare.

Oggi, presentatosi alla partenza indossando la sua bella Maglia Blu di leader della corsa, il belga era intenzionato a confermarsi sul traguardo di Chiusdino, all’ombra dei fantastici e selvaggi boschi cedui della Val di Merse.

Almeno per oggi il belga ce l’ha fatta. Van Aert è arrivato terzo faticando un po' ma conserva ancora la sua maglia azzurra grazie a quattro secondi di abbuono e nonostante la zampata di Julian Alaphilippe, che ha vinto la tappa con una progressione irresistibile nello strappo degli ultimi 200 metri.

La tappa, di 202 chilometri, ha attraversato la Toscana in diagonale dalla Versilia fino ai confini della provincia di Grosseto, inoltrandosi in territori dove la passione per la bicicletta è cosa antica e risaputa.

Prima la carovana ha attraversato la Valdera, dove a Capannoli la passione dei fratelli Ferretti nel 1971 portò in paese la vittoria al Giro d’Italia con lo svedese Gosta Petterson, guidato sapientemente dal grande Alfredo Martini, seduto in ammiraglia. Poi, poco oltre, la Corsa dei due Mari ha toccato Peccioli, località che dal 1952 ospita la Coppa Sabatini.

La Tirreno-Adriatico ha percorso la provincia di Pisa annunciando il passaggio con una fuga cui hanno partecipato sei corridori, la Maglia Verde di leader del Gran Premio della Montagna Vincenzo Albanese, Simon Pellaud, Marcus Burghardt, Pieter Vanspeybrouck, Simone Velasco e John Archibald.

Dietro, a governare il gruppo, le maglie gialle e nere del Team Jumbo Visma, la squadra di Wout van Aert, attenta a non lasciar prendere troppo spazio ai sei ragazzi.

La corsa si è infiammata ai piedi del GPM di Poggio alla Croce quando gli attaccanti di giornata sono stati ripresi. Prima si è alzato sui pedali Egan Bernal insieme a Kasper Asgreen e Jasper De Buyst poi ci ha pensato Simon Yates a prendere il comando e scollinare per primo al GPM, seguito a ruota da Pavel Sivakov, dal portoghese Joao Almeida e da Mikel Landa.

Sulle strade della Val di Merse i quattro hanno spinto a fondo di comune accordo senza però riuscire a prendere definitivamente il volo.

A due chilometri dall’arrivo i quattro hanno ancora dieci secondi ma il gruppo oramai li ha messi nel mirino. Nello strappo che porta nel centro storico di Chiusdino Yates molla quasi subito, Pavel Sivakof rilancia ma è Joao Almeida che riesce ad avvantaggiarsi.

L’arrivo è lì, sembra a portata di mano, sembra fatta. Ma i giochi non sono ancora finiti. A cento metri dal traguardo il portoghese viene ripreso e sopravanzato dal suo capitano Julian Alaphilippe, che vince a braccia alzate davanti a Mathieu Van der Poel ed a Wout Van Aert, che non riescono a rimontare sulla maglia iridata.

Stasera Van Aert può nuovamente andare in albergo con la sua Maglia Azzurra.

Gli altri non mollano e gli girano intorno, meditando attacchi e strategie.

Il giovane Vincenzo Albanese conserva la Maglia Verde degli scalatori, Pavel Sivakov è il miglior giovane e si prende la Maglia Bianca, Wout Van Aert è il leader anche nella classifica a punti.

Domani la Tirreno-Adriatico parte da Monticiano e lascia la Toscana, arrivando a Gualdo Tadino, in Umbria.

Lo spettacolo continua.

ORDINE DI ARRIVO

1 – Julian ALAPHILIPPE in 5 ore, 1 minuto, 32 secondi

2 – Mathieu VAN DER POEL – s.t.

3 - Wout VAN AERTA – s.t.

4 – Tadej POGACAR – s.t.

5 – Alex ARANBURU – s.t.

CLASSIFICA GENERALE

La Classifica per adesso è frutto degli abbuoni: 3-2-1 secondi ai traguardi volanti, 10-6-4 secondi all’arrivo di ogni tappa in linea

1 – Wout VAN AERT - in 8 ore, 37 minuti, 35 secondi

2 – Julian ALAPHILIPPE a 4 secondi

3 – Mathieu VAN DER POEL a 8 secondi

4 – Pavel SIVAKOV a 11 secondi

5 – Mikel LANDA a 13 secondi

Marco Burchi
© Riproduzione riservata


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