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Attualità mercoledì 13 maggio 2020 ore 11:55

Studenti fuori sede, 6,5 milioni per sostenerli

I fondi sono destinati ai giovani borsisti costretti a trascorrere il lockdown fuori sede e in condizioni economiche disagiate



FIRENZE — La Regione Toscana ha stanziato 6 milioni e mezzo di euro per sostenere gli studenti borsisti fuori sede e in precarie condizioni economiche.

"Si tratta di garantire loro una permanenza meno disagiata possibile nelle città in cui studiano e compensare parzialmente le ristrettezze che si trovano ad affrontare, a partire dalla riduzione o dalla mancata fruizione dei servizi" ha spiegato la vicepresidente della Regione Monica Barni.

I contributi saranno destinati in larga parte a coloro che hanno dovuto affrontare il confinamento imposto dall'epidemia di coronavirus fuori sede, sia per chi l'ha vissuto in una casa dello studente, sia per chi abita in un appartamento privato con il sostegno dell'Azienda per il Diritto allo studio universitario.

E' stato così aumentato il contributo affitto di 150 euro per i mesi di marzo, aprile e maggio, considerando anche l'impossibilità per gli studenti di fare quei lavoretti che permettono di mantenersi fuori casa.

Anche chi è rimasto in quarantena presso una casa dello studente, in una situazione certamente disagiata, potrà ottenere un bonus di 250 euro una tantum per far fronte a spese accessorie come la connessione ad internet o l'abbonamento a riviste online.

La delibera garantisce inoltre un contributo per chi il 9 marzo, data d'inizio del confinamento, era in attesa di una residenza pubblica, magari ospite di amici, si è visto negare la possibilità di tornare a casa propria e allo stesso tempo non ha potuto accedere ad una casa dello studente od ottenere il contributo affitto. Una situazione aggravata dal fatto che tante stanze sono rimaste occupate, ad esempio, da chi ha terminato gli esami, ma deve scrivere ancora la tesi o rimane in attesa dell'inizio dei corsi della laurea magistrale. A quest'ultima tipologia di studenti verrà scontato di 150 euro il mini-affitto da 250 e garantito un pasto quotidiano. Un contributo una tantum sarà detinato a pendolari e fuori sede che hanno subìto una riduzione o una limitazione del servizio mensa.

"Infine abbiamo accantonato risorse per tutti quegli studenti che dovessero vivere una situazione sanitaria di emergenza durante la crisi Covid-19 - ha spiegato la vicepresidente Barni - Com'è naturale che sia saranno assistiti dal Servizio sanitario regionale gratuitamente ma è giusto che siano supportati in tutti i disagi che potenzialmente potranno subire a partire dal ricovero in ospedale o dall'isolamento domiciliare. E lo saranno grazie all'istituzione di questo fondo rischi che spero con tutto il cuore che non serva mai a nessuno". 

L'accantonamento di risorse servirà poi a coprire i maggiori costi conseguenti alle misure anticontagio messe in atto dall'Azienda DSU quali ad esempio, pulizie e sanificazioni straordinarie, messa a disposizione di gel disinfettante, consegna dei pasti da asporto agli studenti alloggiati direttamente presso le residenze principali.


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