Attualità giovedì 20 aprile 2023 ore 18:40
Telefoni, mobili, elettrodomestici, toscani più spendaccioni d'Italia
Nel 2022 le famiglie hanno speso oltre 5 miliardi di euro in beni durevoli. I dati per settore e per provincia, a Pisa il budget più elevato
TOSCANA — Sono mobili, elettrodomestici ed articoli di telefonia a trainare la spesa in beni durevoli delle famiglie toscane che nel 2022 hanno riversato in questo genere di acquisti 5,053 miliardi di euro, col budget più cospicuo per famiglia in provincia di Pisa (3.212 euro).
Rispetto all'anno precedente a livello regionale si registra un calo dell’1% rispetto all’anno precedente che risulta tuttavia il più contenuto d'Italia, secondo un dato che assicura alla Toscana la performance migliore a livello nazionale dove la flessione media è stata del 2,7%. Insomma, i toscani sono i più spendaccioni d'Italia in beni durevoli, e il dato è rilevato dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia.
Tutti i comparti vedono la spesa dei toscani in beni durevoli maggiore rispetto allo scenario nazionale, come spiega Claudio Bardazzi che è responsabile dell’Osservatorio Findomestic.
In dettaglio, il mercato dei mobili - che rappresenta un quarto dei consumi totali di beni durevoli per un valore di 1,228 miliardi di euro - è cresciuto del 6,3% a fronte del +5,1% nazionale. Molto positivo anche il risultato della telefonia, che evidenzia una dinamica espansiva del +12,4% a fronte del +3,8% registrato in Italia. Spicca poi il +6,5% degli elettrodomestici, con una crescita quasi tripla rispetto al +2,5% della media italiana e con Siena, Firenze, Arezzo e Pistoia prime quattro province d’Italia per variazione percentuale.
I decrementi riguardano invece l’information technology e l’elettronica di consumo, rispettivamente -6,9% e -12,8%, ma comunque risultano meno pesanti del -8,2% e -14,4% italiani.
Anche il settore della mobilità, al centro di una crisi perdurante, evidenzia un andamento migliore rispetto alla tendenza italiana: "I toscani nel 2022 hanno destinato 1,3 miliardi all’acquisto di auto nuove - sottolinea Bardazzi -. Nonostante una perdita dell’8,8% (-11,2% in Italia) il comparto resta quello di maggior peso in valore, pari al 25,7% della spesa complessiva regionale in durevoli".
Più contenuto il ridimensionamento per le auto usate (-3,3% a fronte del -4,1% nel Paese), mentre i motoveicoli hanno fatto registrare un balzo in avanti del 5,9% (+4,4% il dato nazionale).
Viaggio nelle province toscane
A livello provinciale è Prato la provincia regina dell'incremento di spesa per i beni durevoli ha fatto registrare un aumento collocandosi in controtendenza: col suo +0,9% è la seconda performance a livello nazionale, dietro soltanto a Milano. Stabile il risultato di Siena, mentre contrazioni sensibilmente superiori alla media della regione si sono osservate a Grosseto (-3,5%), Arezzo (-2,5%) e Pisa (-1,4%).
L’Osservatorio Findomestic rileva che nel 2022 la spesa che una famiglia toscana ha mediamente destinato ai beni durevoli è stata di 3.065 euro, valore inferiore solo a quello del Trentino-Alto Adige e della Valle d’Aosta. Il livello più elevato si riscontra a Pisa che, con 3.212 euro per famiglia, si colloca al quinto posto nella graduatoria di tutte le province italiane, seguita da Lucca (3.210 euro) che compare al sesto posto. Sotto i 3 mila euro di spesa si collocano Massa Carrara, Livorno e Grosseto, la provincia con i livelli di spesa più bassi tra le toscane, pari a 2.619 euro, che la collocano in 57esima posizione sulle 107 province italiane.
Ecco in dettaglio i comportamenti d'acquisto rilevati provincia per provincia.
Firenze - Con 26.434 euro per abitante (+8,1%), la provincia di Firenze ha continuato a collocarsi anche nel 2022 ai primi posti della graduatoria del reddito disponibile su scala nazionale, posizionandosi in sesta posizione.
Secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2022 i fiorentini hanno destinato all’acquisto di beni durevoli 1,41 miliardi di euro (settima posizione in Italia) con una decrescita dello 0,7% rispetto al 2021 e una spesa media per famiglia di 3.104 euro (sedicesima fra le province italiane).
Nel quadro regionale, Firenze è al primo posto in tutti i comparti per quanto riguarda il volume di acquisti. Nel settore casa le famiglie hanno speso 362 milioni di euro in mobili (+6,9%), 126 milioni in prodotti di telefonia (+13,3%, la variazione percentuale più alta nel perimetro regionale), 122 milioni in elettrodomestici (+7,7%, secondo miglior dato in ambito nazionale), 59 milioni in information technology (-6,8%) e 58 milioni in elettronica di consumo (-11,4%).
Sul fronte della mobilità, il comparto delle auto nuove ha subito un calo del 10,3% slittando a 328 milioni di euro, mentre quello delle auto usate è sceso a quota 309 milioni con una perdita del 3,3%. I motoveicoli, infine, hanno raggiunto un valore di 47 milioni per un incremento del 5,9%, perfettamente in linea con la media regionale.
Pisa - In provincia di Pisa, nel 2022, il reddito per abitante è cresciuto dell’8% arrivando a 21.498 euro. I beni durevoli hanno alimentato un giro d’affari di 590 milioni di euro, con una contrazione dell’1,4% e una spesa per famiglia di 3.212 euro, la più alta in regione e la quinta a livello nazionale.
In base ai dati dell’Osservatorio Findomestic, Pisa si conferma al primo posto in Toscana per spesa media delle famiglie in auto nuove (972 euro), comparto che ha fatto registrare una flessione dell’8,3%, per un valore di 179 milioni. Le famiglie pisane hanno speso 129 milioni in auto usate (-4,1%) e 21 milioni in motoveicoli (+10%).
Fra i beni per la casa, i mobili fanno parte del leone con un mercato da 134 milioni (+7%), seguiti da elettrodomestici a 45 milioni (+6,4%), telefonia a 42 milioni (+13,2%, seconda performance in regione alle spalle di Firenze), elettronica di consumo a 22 milioni (-12,7%) e information technology a 20 milioni (-7,3%).
Lucca - Nel 2022 in provincia di Lucca il reddito pro capite ha raggiunto 22.902 euro con una crescita del 6%, la più contenuta nel contesto regionale. La spesa per i beni durevoli è stata di 540 milioni di euro (+10,1%), pari a 3.210 euro per famiglia che valgono il sesto posto nella graduatoria nazionale.
Il mercato delle auto nuove, pur rappresentando per i lucchesi la voce di spesa più consistente con 156 milioni, ha subito una contrazione dell’8% rispetto all’anno precedente. Meno marcato l’arretramento delle auto usate: -1,2% per un fatturato di 129 milioni. Bene l’andamento dei motoveicoli, cresciuti del 5,7% per 18 milioni totale.
Fra le province toscane, Lucca non brilla nel settore casa: sono rimaste al di sotto delle medie regionali le performance di mobili (125 milioni, +4,2%), telefonia (43 milioni, +11,3%) ed elettrodomestici (42 milioni, +5,2%). In linea con il dato regionale l’elettronica di consumo, che ha ceduto il 12,8% scivolando a 20 milioni. Limitate, invece, le perdite nel segmento dell’information technology: -4,9% per 18 milioni.
Livorno - Con un reddito pro capite di 22.752 euro, in crescita del 7,6% rispetto all’anno precedente, nel 2022 la provincia di Livorno ha speso in beni durevoli 455 milioni (-1,2%, nona miglior variazione nel quadro nazionale), pari a 2.938 euro a famiglia. Nell’ambito della mobilità, l’Osservatorio Findomestic indica come voce di spesa più rilevante quella per le auto nuove: 121 milioni di euro (-6,6%), valore di gran lunga superiore ai 95 milioni indirizzati al mercato delle auto usate (-5,6%). I motoveicoli, invece, si sono attestati a 27 milioni (+2,8%).
Per quanto riguarda i beni per la casa, le famiglie livornesi hanno speso soprattutto in mobili (105 milioni, +6%), telefonia (38 milioni, +12,8%) ed elettrodomestici (37 milioni, +5,2%). In calo, invece, le quote destinate a elettronica di consumo (16 milioni, -15,8%) e information technology (16 milioni, -6%).
Arezzo - Il reddito per abitante in provincia di Arezzo nel 2022 ha toccato 20.825 euro con un incremento dell’8,5%, il terzo più ampio in regione. Il consumo di beni durevoli ha subito una riduzione del 2,5% per un valore complessivo di 442 milioni che equivalgono a 3.025 euro a famiglia.
Il comparto della mobilità, pur in flessione, continua ad assorbire la maggior parte della spesa delle famiglie aretine: il mercato delle auto nuove è calato del 13,4% precipitando a quota 100 milioni e quello delle auto usate ha sperimentato una diminuzione del 5,8% (la più marcata nel quadro regionale) con uno slittamento a 110 milioni. In crescita, al contrario, i motoveicoli: +1,9% per un fatturato di 11 milioni.
Fra i beni per la casa, i mobili sono schizzati a 111 milioni (+7,8%, l’aumento più ampio in Toscana e il terzo in Italia), la telefonia ha toccato 38 milioni (+11,5%) raggiungendo lo stesso livello degli elettrodomestici (+7,2%). Di segno negativo il bilancio per l’elettronica di consumo, che scende a 18 milioni con una contrazione dell’11,1% (comunque la più contenuta in regione), e per l’information technology che si è assestata a 16 milioni con un calo del 7,7%.
Pistoia - Nel 2022 il reddito pro capite dei pistoiesi è aumentato dell’8,4%: con 19.009 euro è comunque il penultimo della Toscana. Le famiglie della provincia di Pistoia hanno speso in media 3.042 euro in beni durevoli per un volume complessivo di 381 milioni (-0,4%).
Nel settore della mobilità i pistoiesi hanno speso soprattutto per le auto nuove, che hanno alimentato un mercato da 102 milioni di euro (-5,2%) a fronte degli 86 milioni spesi per quelle nuove (-4,2%) e degli 8 milioni destinati all’acquisto di motoveicoli (+7,2%).
Rispecchiano sostanzialmente le medie regionali le performance del settore casa con crescite del 6% per i mobili (94 milioni), del 6,7% per gli elettrodomestici (32 milioni) e del 12,2% per la telefonia (30 milioni). In discesa sia l’elettronica di consumo, con un -12,7% che è costato un arretramento a 14 milioni, sia l’information technology, che si è fermata a 13 milioni per effetto della peggior variazione percentuale in ambito regionale: -8,7%.
Siena - La provincia di Siena è quella con il secondo reddito pro capite più elevato in Toscana: 23.523 euro, in crescita dell’8,6% rispetto al 2021, dietro soltanto a Massa Carrara nel contesto regionale. Secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2022 i senesi hanno investito in beni durevoli 3.125 euro a famiglia per un totale di 372 milioni di euro, esattamente come l’anno precedente: il dato di stabilità rappresenta il terzo miglior risultato a livello nazionale, alle spalle di Milano e Prato.
Nel settore della mobilità, spicca la sostanziale tenuta delle auto usate con un giro d’affari di 94 milioni (-0,4%, top performance in regione e quarta a livello Paese), a fronte del tonfo delle auto nuove a 91 milioni (-8,9%). I motoveicoli, invece, hanno fatto registrare un fatturato di 11 milioni, in aumento del 5,5%.
Fra i mercati del settore casa in espansione, i mobili hanno raggiunto quota 85 milioni (+7,5%), mentre sono stati spesi 33 milioni per la telefonia (+12,2%) e 30 milioni per gli elettrodomestici (+7,8%, miglior variazione in tutto lo Stivale). Pesanti i cali per elettronica di consumo (-12,7%, 14 milioni) e information technology (-7,9%, 14 milioni).
Prato - Nel 2022 in provincia di Prato il reddito pro capite ha raggiunto i 22.025 euro, con un incremento del 6,2% rispetto al 2021. Lo scorso anno i pratesi hanno speso in beni durevoli 3.147 euro a famiglia per un totale di 337 milioni e una crescita dello 0,9%: si tratta della seconda miglior performance a livello nazionale, alle spalle della provincia di Milano.
Nel settore della mobilità, come indicano i dati dell’Osservatorio Findomestic, l’acquisto di auto nuove ha alimentato un mercato da 103 milioni di euro con un decremento del 2,5%, secondo miglior risultato in Italia nell’annus horribilis dei motori. Il fatturato delle auto usate si è fermato a 65 milioni, in discesa dell’1,8%, mentre quello dei motoveicoli ha toccato i 9 milioni con un’accelerazione record in regione del 18,1%.
Nell’ambito dei beni per la casa, il comparto dei mobili è arrivato a 79 milioni con una crescita del 5,9%, quello degli elettrodomestici ha superato i 29 milioni con un incremento del 5,8% e quello della telefonia si è attestato a 25 milioni grazie a uno sprint del 13%. In territorio negativo le prestazioni di elettronica di consumo, scesa a 14 milioni con una riduzione di mercato del 14,3%, e information technology, calata a 13 milioni per effetto di un -8,7% che costituisce il peggior risultato in Toscana.
Grosseto - Il reddito pro capite in provincia di Grosseto è cresciuto nel 2022 del 6,3%, attestandosi a 20.726 euro. La spesa per i beni durevoli è stata di 271 milioni, in diminuzione del 3,5% (peggior dato nel perimetro regionale), per un valore di 2.619 a famiglia (il più basso in Toscana).
Sul fronte della mobilità, l’Osservatorio Findomestic ha registrato nel 2022 una spesa di 73 milioni per le auto usate, con un calo limitato al 2,4%, e di 53 milioni per quelle nuove, con il tonfo più pesante della regione: -17,6%. Male anche il comparto dei motoveicoli: 9 milioni in valore per l’unica performance negativa (-1,4%) nel territorio regionale.
Tra i beni per la casa, le famiglie della provincia di Grosseto hanno acquistato soprattutto mobili (68 milioni, +3,4%), prodotti di telefonia (25 milioni, +12,1%) ed elettrodomestici (22 milioni, +4,3%). La spesa per l’elettronica di consumo è precipitata a 9 milioni (-16,1%, altro record negativo in regione) e quella per l’information technology è scesa a 10 milioni (-4,7%, in questo caso primato positivo in Toscana).
Massa-Carrara - Fra le province toscane, Massa Carrara è il fanalino di coda per livelli di reddito pro capite: 18.951 euro, nonostante un incremento rispetto al 2021 dell’8,7%, il più elevato in regione.
I volumi di acquisto di beni durevoli sono i più bassi della Toscana: 255 milioni (-1,2%) pari a 2.941 euro a famiglia. Secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, in provincia la spesa si è concentrata nei comparti delle auto nuove (67 milioni di euro, -7,9%), dei mobili (62 milioni, +6,1%) e delle auto usate (53 milioni, -3,8%).
Gli elettrodomestici sono arrivati a valere 23 milioni grazie a un incremento del 5,1% e la telefonia ha raggiunto un valore di 21 milioni con un aumento del 10%, che è comunque il meno ampio nel quadro regionale. In calo a 11 milioni l’elettronica di consumo (-15,2%) e a 8 milioni l’information technology (-6,7%). Crescita per i motoveicoli: +7,2% a quota 10 milioni.
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