Attualità giovedì 09 novembre 2023 ore 11:40
Emergenza cinghiali, carni degli abbattimenti al banco alimentare
Avviso pubblico della Regione consente di destinare la carnagione degli ungulati alle persone in difficoltà fronteggiando la crescente proliferazione
TOSCANA — Raccogliere adesioni per la lavorazione di carni di ungulati selvatici destinate alla beneficenza con la successiva distribuzione a cura del Banco Alimentare.
Questo l’obiettivo dell’avviso pubblico disponibile sui siti istituzionali delle Asl toscane e destinato ai Centri di lavorazione selvaggina (Cls), che potranno successivamente avviare il percorso per la cessione in beneficenza della carne proveniente da ungulati selvatici abbattuti nell’ambito dei piani regionali di controllo.
Con propria delibera 961/2023 la Regione ha previsto l’erogazione dei rimborsi dei costi sostenuti dai Cls attraverso le Asl, destinatarie per l’annata venatoria 2023/2024 (fino al 31 maggio) di un finanziamento complessivo di 40mila euro: 18 mila alla Asl Sud Est; 11mila alla Nord Ovest; e altrettanti 11mila alla Centro.
“Questo progetto, - spiega il vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – che ho tenuto a battesimo quando ero responsabile della sanità regionale, consente un impiego socialmente utile delle carni dei cinghiali abbattuti. Ci dà la possibilità di far fronte in parte all’emergenza ungulati e al tempo stesso di distribuire alle persone in difficoltà alimentare, un prodotto ad alto valore nutrizionale come la carne, in questo caso di cinghiale. L’iniziativa si inserisce in un’ottica di economia circolare, che permette di ottimizzare le risorse del nostro territorio con un obiettivo non solo ambientale ma sociale. Ringrazio Il Banco alimentare e alla rete della Caritas che sul territorio della regione provvederanno a far arrivare materialmente sulle tavole delle persone le carni degli animali abbattuti”. “Con la pubblicazione dell’avviso - aggiunge l’assessore alla sanità, Simone Bezzini – siamo entrati nella fase operativa di questa iniziativa che ci auguriamo, anche quest’anno, possa portare un po’ di sollievo nella vita delle famiglie più in difficoltà"
Le carni deriveranno da una quota dei capi abbattuti secondo le modalità previste dalla legislazione regionale e che gli Atc decideranno di destinare all’iniziativa di beneficenza alimentare. Inoltre è prevista anche la cessione di capi provenienti dall’attività venatoria e di controllo regolamentata anche da parte di soggetti terzi: enti parco regionali, squadre di caccia al cinghiale, distretti di gestione degli ungulati, Afv e Aav.
Le carcasse lavorate verranno affidate per la distribuzione al Banco Alimentare della Toscana, che è dotato di un’organizzazione e di una rete territoriale specifica e peculiare che consente la conservazione delle carni garantendo il rispetto degli obiettivi di sicurezza alimentare e la loro distribuzione al fine di sostenere i bisogni essenziali delle famiglie e delle comunità toscane.
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