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Attualità venerdì 25 ottobre 2024 ore 18:55
Nubifragi raddoppiati da inizio 2024, disastro agricoltura
Le precipitazioni eccezionali si sono concentrate soprattutto fra Settembre e Ottobre. Gli agricoltori: "Sotto il fango zucchine, finocchi e carciofi"
TOSCANA — Nubifragi raddoppiati in Toscana dall'inizio del 2024 e 8 su 10 si sono concentrati nei mesi di Settembre e Ottobre gettando nello sconforto gli agricoltori che vedono sotto il fango ettari ed ettari di zucchine, finocchi, carciofi ed altri prodotti dell'orto. Il quadro sull'enorme quantità d'acqua caduta a invadere campi, case e strade provocando frane e smottamenti con esondazione di canali e fiumi arrivano da Coldiretti Toscana sulla base dei dati dell’European Severe Wheater Database.
"L'agricoltura è il settore più danneggiato dagli eventi estremi", fa notare la presidente regionale dell'organizzazione degli agricoltori, Letizia Cesani. "Stiamo affrontando una sfida epocale a mani nude - prosegue - quando avremo bisogno urgente di una nuova cassetta degli attrezzi per difendere le nostre case, le nostre aziende, il nostro futuro".
A pagare il prezzo più caro, questa volta, è stato il basso livornese, in particolare la Val di Cornia che è considerata l’orto della Toscana. Qui oltre 2.000 ettari di campi, per lo più coltivati ad ortaggi, sono finiti sott’acqua. Ma danni si sono registrati anche nel senese.
"Nelle serre con mezzo metro d'acqua"
La disperazione negli occhi di Otello Poeta, storico produttore di Venturina, si mischia alla sua determinazione nel voler rialzarsi quanto prima. Uno strato di acqua e fango che arriva quasi fino sotto le ginocchia sta soffocando lentamente 3 ettari di zucchine che avrebbero dovuto essere protette sotto le sue belle serre. Ma non è stato così.
“Questa serra costruita nell’82 ha visto e passato tante intemperie. Le gronde non sono riuscite a smaltire l’acqua: il peso ne ha fatto crollare una parte", racconta Otello.
"Nelle serre c’erano 50 centimetri di acqua: sta marcendo tutto. Mai vista una situazione del genere da queste parti. Le perdite sono di centinaia di migliaia di euro”. La stessa sorte attende distese a perdita d’occhio di finocchi, buona parte non potrà essere commercializzata a causa della presenza della terra fin dentro il cuore dell’ortaggio, bietole, cavoli ed altri prodotti invernali.
"Terreni due giorni sotto l'acqua"
Matteo Massei, giovane produttore agricolo, allarga le braccia di fronte a 5 ettari di carciofi che da queste parti sono protagonisti anche di sagre e feste paesane: “Il 20% dei nostri terreni, tutti coltivati, sono rimasti sotto l’acqua per due giorni", racconta.
"Il limo portato dai canali sta affogando le piante: sono destinate a morire”.
Non solo ortaggi, anche l’olivicoltura ha subito danni con decine di piante strappate dalla violenza dell’acqua tracimata dai fiumi e notevoli ritardi per la raccolta.
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