Lavoro martedì 16 settembre 2025 ore 11:55
Presidi e proteste per i precari della giustizia

I lavoratori la cui posizione è legata all'attuazione del Pnrr hanno manifestato davanti a molti tribunali toscani. A loro il sostegno dell’Anm
TOSCANA — Sciopero in Toscana, stamani, per i lavoratori precari della giustizia la cui posizione è legata all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr: davanti ai tribunali di Firenze, Arezzo e Siena ma non solo si sono svolti presidi per invocare la stabilizzazione.
La mobilitazione è stata proclamata a livello nazionale dalla Cgil Funzione Pubblica. Dal sindacato si è rammentato il contributo prezioso dato da questi lavoratori al funzionamento degli uffici giudiziari: “Si tratta di operatori data entry, funzionari tecnici (tecnici di amministrazione, tecnici edili, tecnici contabili, tecnici IT), funzionari addetti all’ufficio per il processo”, ha ricordato Cgil in una nota.
Ora però tutti loro vedono approssimarsi la scadenza dei loro contratti a tempo determinato, fissata a Giugno 2026. Che ne sarà di loro? La richiesta al governo è che nella legge di stabilità siano previste risorse per trasformare quei contratti a tempo indeterminato, che sancirebbe fra l’altro anche il riconoscimento delle competenze acquisite e del lavoro svolto evitando di disperdere professionalità.
L'iniziativa di protesta ha incassato anche l’appoggio dell’Associazione nazionale magistrati, che con una nota della sezione Toscana diffusa stamattina “esprime solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori precari impegnati da tempo negli uffici”.
“Si tratta di giovani preoccupati per il loro futuro professionale che è, al momento, del tutto incerto vista la prossima scadenza del loro contratto”, scrive l’Anm. E aggiunge: “Si tratta anche di personale, già ampiamente formato, che è diventato risorsa vitale ed essenziale per il settore giustizia”.
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