Lavoro giovedì 04 dicembre 2025 ore 09:30
Talenti digitali in fuga verso nord

La Toscana fa fatica a trattenere i professionisti dell'Ict e della filiera digitale, anche se l'occupazione nel settore è in costante crescita
TOSCANA — Retribuzioni più basse che al nord e così ecco che i talenti professionali della sfera digitale emigrano dalla Toscana con la Lombardia come meta prediletta: è il trend messo a fuoco da un rapporto dell'Irpet, l'Istituto regionale per la programmazione economica.
L'occupazione in realtà cresce, tanto che il segmento ha registrato nell'ultimo decennio un balzo del +74%, con circa 54mila addetti che rappresentano il 3,3% dell'occupazione complessiva regionale e il 9,8% delle professioni ad alta qualificazione.
Il lavoro per altro è stabile e più qualificato della media, con contratti prevalentemente a tempo indeterminato. Eppure la Toscana si fa sfuggire i professionisti formati per far fronte alle esigenze di un settore in evidente espansione.
Le retribuzioni però sono inferiori sia alla media italiana che alla Lombardia verso cui si registra la migrazione professionale più elevata: in Toscana lo stipendio medio risulta infatti di 1.600 euro netti al mese contro i 1.700 della media italiana e oltre 1.800 della Lombardia. Ecco dunque l'esodo.
Le università toscane formano un forte capitale umano digitale concentrato in ingegneria, informatica e discipline scientifiche ed economiche, che sperimenta inserimenti rapidi e carriere di alta specializzazione. Solo il 57% però resta in Toscana al primo contratto e il 51% a 5 anni, con la Lombardia principale meta.
Le imprese che assumono figure digitali, pur rappresentando solo lo 0,1% del totale regionale generano l'11% del valore aggiunto e l'8,2% del fatturato toscano.
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