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Attualità martedì 30 luglio 2024 ore 09:50

Sanità, i turisti extra Ue pagheranno le prestazioni per intero

pronto soccorso

La Toscana si appresta a introdurre procedure di riscossione certa per cure e ricoveri dei turisti extrauropei che affollano i pronto soccorso



TOSCANA — Salvo che non abbiano contratto una malattia infettiva, i turisti extraeuropei non apolidi e non provenienti da paesi come la Svizzera legati all'Italia da rapporti di reciprocità sanitaria pagheranno per intero le prestazioni sanitarie ricevute in Toscana: la giunta regionale per loro si appresta a varare procedure di riscossione certa, e a riversare quei ricavi sul sistema sanitario regionale fra remunerazione del personale di pronto soccorso e abbattimento delle liste d'attesa.

La misura è stata annunciata ieri dal presidente della Toscana Eugenio Giani con l'assessore regionale alla sanità Simone Bezzini. Proprio il suo assessorato è stato infatti incaricato di introdurre procedure per riscuotere con maggior certezza di oggi quanto dovuto per le prestazioni sanitarie erogate ai turisti stranieri, non apolidi, che provengono da fuori l’Unione europea o lo Spazio economico europeo, che non sono cittadini della Svizzera o di alcune paese con cui l’Italia intrattiene rapporti di reciprocità assistenziale. 

"Una legge nazionale impone già a tutti di pagare per il rimborso delle prestazioni rese. Solo una parte oggi però salda il conto", si spiega. Con l’occasione, la delibera è di prossima approvazione, saranno omogenizzate anche procedure e tariffe tra le varie Asl.

Le aree dove maggiore è l’afflusso di turisti stranieri extra Ue nei pronto soccorso sono Firenze, Pisa e alcuni ospedali della costa. L’idea è quella di prevedere meccanismi che garantiscano il pagamento obbligatorio delle prestazioni erogate dal sistema sanitario regionale toscano. Quello che ai turisti sarà chiesto – non agli stranieri con permesso di soggiorno o ai temporaneamente presenti - sarà la somma delle tariffe regionali delle singole prestazioni ricevute, un forfait giornaliero per il ricovero in osservazione breve intensiva (laddove risulti necessario) e l’eventuale, successivo, costo di degenza nei reparti

Niente sarà dovuto nel caso di malattie infettive, la cui cura e ricovero riguarda non solo la salute del singolo ma la prevenzione collettiva così come previsto dall’Organizzazione mondiale della sanità.

“A Santa Maria Nuova a Firenze come sulla costa - spiega il presidente Giani - una marea di turisti affolla i pronto soccorso. L’intervento è semplice: così come oggi se andiamo negli Stati Uniti sappiamo che dobbiamo farci un’assicurazione sanitaria per evitare costi non banali nel caso di ricovero in un pronto soccorso, così è giusto che gli stranieri che vengono in Italia da un paese extraeuropeo facciano altrettanto, per un principio di reciprocità”. 

“Quelle risorse in più che riscuoteremo – aggiunge Giani – potranno essere utilizzate per la giusta remunerazione del personale dei pronto soccorso ma anche per abbattere magari le liste di attesa". 

I pronto soccorso vivono una fase complicatissima, per la carenza di personale e gli afflussi in crescita. Come assessorato stiamo lavorando su più fronti per alleggerirne il carico e farli funzionare al meglio”, afferma Bezzini. 

E c'è poi il fronte delle liste d'attesa: “Quanto al decreto liste di attesa del Governo – prosegue l’assessore - confermiamo il giudizio radicalmente critico e negativo", sottolinea l'assessore. “Se avessimo avuto un pacchetto minimo di misure straordinarie e risorse dal governo - conclude - le avremmo potute impiegare da subito. Invece rischiamo di finire ad Ottobre le risorse che, all’interno del fondo sanitario, possono essere spese in deroga e dunque vivere con affanno gli ultimi due mesi dell’anno".


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