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Attualità martedì 22 agosto 2023 ore 15:00
Toscana vittima del caldo rovente tra incendi e grandinate
Agricoltura sotto pressione a causa delle temperature record e degli eventi estremi. Nebulizzatori e ventilatori nelle stalle, raccolti anticipati
TOSCANA — Toscana rovente con temperature record che favoriscono incendi e grandinate. Non solo. Questo 2023 si avvia, con un tale andamento, a diventare il terzo anno più caldo dal 1.800 in Italia.
Infatti il super caldo che caratterizza anche le ultime settimane di Agosto, come sottolinea Coldiretti Toscana, aumenta esponenzialmente il rischio di eventi estremi e grandinate improvvise.
Già otto gli episodi che hanno colpito la regione nel solo mese di Agosto secondo i dati dell'European Severe Weather Database (ESWD) che hanno interessato l’area di Firenze, del Senese e di Montalcino, mentre la bassissima umidità, la vegetazione secca ed il vento sono “inneschi” perfetti per gli incendi come quello che ha interessato il Comune di Rio all’Isola d’Elba. Nel frattempo il codice di allerta rosso a Firenze è stato prolungato fino a mercoledì e si prevede che la colonnina di mercurio raggiunga i 40 gradi.
Stretta nella morsa di un caldo insopportabile a soffrire è soprattutto l’agricoltura che per difendersi dall’afa sta mettendo in campo tutto il repertorio di esperienza e tecnologia oggi a disposizione degli agricoltori e degli allevatori come ventilatori e nebulizzatori per rinfrescare le stalle, la transumanza, l’irrigazione di soccorso fino ad anticipare il raccolto quando possibile per cercare di salvare almeno parte della produzione. La più temuta nelle campagne è la grandine che potrebbe “distruggere” un intero anno di lavoro e mandare i fumo i raccolti. Una calamità che sta tenendo con il fiato sospeso i soprattutto i viticoltori alla vigilia di una vendemmia che si preannuncia complicata ed in calo (-20%) secondo le stime di Vigneto Toscana.
"L’ondata di calore africana – sottolinea Coldiretti Toscana – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023. Da qui la necessità di agire velocemente. Gli strumenti da mettere in campo si riassumono nel piano invasi a cui stanno lavorando il Governo e la Regione Toscana per raccogliere fino al 50% dell’acqua piovana che oggi va dispersa. Significativo è il grandissimo interesse del bando regionale sull’agricoltura di precisione a cui hanno partecipato oltre 600 imprese agricole toscane per dotarsi di droni, stazioni agrometereologiche e software di monitoraggio che possono contribuire a migliorare i processi agronomici e l’impiego dei mezzi tecnici e delle risorse come l’acqua".
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