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Attualità mercoledì 05 maggio 2021 ore 19:25

Vaccini Pfizer e Moderna, si cambia: richiamo dopo 42 giorni

Lo ha deciso il Ministero della salute sulla base di un parere del Comitato tecnico scientifico per accellerare la campagna vaccinale anti-Covid



ROMA — Per coprire almeno con la prima dose di vaccino anti-Covid il maggior numero di persone nel minor tempo possibile, il Ministero della salute ha deciso di cambiare le modalità di somministrazione della seconda dose dei vaccini anti-Covid Pfizer e Moderna, entrambi a base di mRna: finora il richiamo veniva effettuato rispettivamente dopo 21 e 28 giorni dalla prima inoculazione. Oggi il Ministero ha deciso di ampliare l'intervallo fino a 42 giorni per entrambi i sieri.

La decisione è stata presa dopo un confronto con il Comitato tecnico scientifico e l'obiettivo è quello di accellerare la campagna vaccinale. 

"In questa fase rimane una quota significativa di soggetti non vaccinati che, per connotazioni anagrafiche e patologie concomitanti, sono a elevato rischio di sviluppare forme gravi o fatali di Covid - hanno spiegato gli esperti del Cts - La somministrazione della seconda dose entro i 42 giorni dalla prima non inficia l’efficacia della risposta immunitaria mentre la prima dose da sola conferisce un'efficace protezione rispetto allo sviluppo di patologia Covid grave in un’elevata percentuale di casi, circa l'80%". 

Di qui la decisione del Ministero di raccomandare alle Regioni di raddoppiare l'intervallo fra la prima dose e il richiamo di Pfizer e Moderna.

Vedremo nelle prossime ore come questa raccomandazione verrà applicata dai servizi sanitari regionali, a partire da quello della Toscana, soprattutto per quei cittadini che hanno già prenotato i richiami per i sieri Pfizer e Moderna con i vecchi intervalli di 21 e 28 giorni.

Per quanto riguarda invece il vaccino Vaxzevria prodotto da AstraZeneca, il Cts ha ribadito che non c'è alcuna controindicazione ad utilizzarlo anche per la dose di richiamo in coloro che hanno meno di 60 anni e hanno ricevuto la prima dose nelle settimane precedenti al divieto di somministrare questo siero agli under60, scattato il 9 Aprile. "Le rare trombosi si verificate solo dopo la prima dose" hanno spiegato gli esperti.


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