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Cronaca giovedì 28 settembre 2023 ore 21:02

Inseguimento da film, auto zeppa di macchinari rubati

polizia e valigette recuperate
I poliziotti con le valigette recuperate

La vettura è stata intercettata inizialmente per un rifornimento di benzina non pagato. Poi la rocambolesca fuga a tutta birra, speronata la polizia



VALDARNO — Rocambolesco inseguimento sull’autostrada A1 e poi per le vie del Valdarno di un'auto che si è rivelata piena zeppa di costosi macchinari rubati in Emilia-Romagna. Sì ma non era iniziata così. La polizia stradale ha intercettato una vettura che poco prima aveva fatto rifornimento in un’area di servizio scappando poi senza pagare. La sala operativa della Polstrada aveva diramato da Firenze l’avviso di ricerca del veicolo, e la pattuglia di Arezzo Battifolle l’ha individuata nel tratto autostradale valdarnese.

A bordo dell’auto viaggiavano due uomini, ma all’alt intimato dagli agenti il conducente ha dato gas proseguendo verso il casello Valdarno e poi ancora a tutta birra verso Montevarchi dove, all’altezza di una rotonda, ha speronato la pattuglia che stava cercando di chiudere la via di fuga.

La folle corsa è proseguita in direzione di Levane, dove una seconda pattuglia del distaccamento polizia stradale di San Giovanni si è messa sulla scia dei fuggitivi che più avanti hanno lanciato una valigetta dalla vettura in corsa per creare un diversivo e cercare di guadagnare tempo.

I poliziotti erano dietro, senza manovre azzardate per la sicurezza degli altri automobilisti che procedevano a gran velocità fra speronamenti e tratti contromano. Poi, in un luogo sicuro e privo di traffico, è scattato il blocco anche col supporto delle volanti della questura di Arezzo.

I due sono stati arrestati. Si tratta di due uomini di 20 e di 40 anni con precedenti. Solo a quel punto è venuto fuori che i due non stavano fuggendo all’impazzata per il rifornimento non pagato, ma avevano invece la vettura carica di costosi attrezzi professionali da lavoro (15 valigette contenenti trapani, avvitatori, pressatrici, frese, mole, una motosega ed utensili vari) alcuni rubati nella mattinata in più zone dell’Emilia-Romagna.

Entrambi sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e denunciati per i furti commessi. Il 40enne, alla guida senza patente, mai avuta, era anche sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, obbligo ovviamente violato per andare a rubare ‘in trasferta’.

Gli arresti sono stati convalidati, e in abbreviato il 20enne è stato condannato a 8 mesi e 20 giorni di reclusione, mentre il più anziano è stato condannato a un anno 5 mesi e 23 giorni di reclusione con misura degli arresti domiciliari.


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