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Attualità lunedì 08 giugno 2020 ore 19:35

Ossa umane ritrovate, il mistero s’infittisce

La croce sul coperchio della cassetta con le ossa ritrovata a Cellai
Foto di: tratte dal Tg3 Toscana

Sulla scatola abbandonata sopra una panchina del parco giochi di Cellai è disegnata una croce. Chi l’ha lasciata lì voleva farla ritrovare



RIGNANO SULL'ARNO — Una croce nera fatta con un pennarello copre un disegno che potrebbe essere il logo di una casa vinicola: un paesaggio toscano, un grande tino con dentro un contadino. E in effetti il contenitore, con ai lati il classico cordoncino per afferrarlo e trasportarlo meglio, sembra proprio quello utilizzato per le bottiglie di vino. La croce sulla scatola è un chiaro messaggio per far capire subito a chi avrebbe ritrovato il pacco la delicatezza del suo contenuto o forse voleva essere un segno di rispetto per quelle povere ossa che vi erano dentro. Chi ha abbandonato la cassetta nel parco giochi di Cellai, la frazione di Rignano sull’Arno, voleva farla ritrovare. Altrimenti non l’avrebbe messa lì, in bella mostra, su una panchina dei giardinetti che si trovano davanti al circolo Arci dove ieri mattina un giovane l’ha infatti subito notata.

Intervistato dal Tg3 Toscana, Andrea, il testimone dell’accaduto, ha spiegato di aver trovato il pacchetto proprio sulla seduta in legno del parco giochi dove era andato – come di consueto – con i bambini. Il giovane ha messo in evidenza che la scatola sembra abbastanza nuova, certamente di epoca diversa dalle ossa che, anche a occhio nudo, appaiono molto datate. “Inquietante” per lui proprio la croce nera dipinta sul coperchio.

Se certezza sulla natura umana e sulla datazione dei resti verrà dagli esiti delle indagini degli esperti di medicina legale di Firenze, in paese ci si interroga su quanto accaduto. A chi appartengono le ossa? A un militare o a un partigiano che combattevano in zona durante la seconda guerra mondiale? O sono forse di qualche persona scomparsa decenni fa di cui ognuno cerca traccia nella propria memoria? A Cellai si discute anche su chi possa aver lasciato la scatola: forse qualcuno che ha trovato i resti nei boschi vicini o nel proprio campo magari durante dei lavori e non ha voluto rischiare problemi burocratici con le autorità che si sarebbero innescati con una denuncia ufficiale del ritrovamento.


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