Attualità martedì 12 maggio 2015 ore 17:15
Eccentrica, una scultura sonora per Andrea Bocelli
Il maestro l'ha ricevuta dalle mani dello scultore Marco Alberti che dice: "Quando ha sentito le corde si è emozionato, ha sorriso"
FORTE DEI MARMI — “Bocelli stava prendendo confidenza con la scultura, toccandola. Quando ha sentito le corde, si è emozionato, ha capito che era stata creata apposta per lui”. A parlare è lo scultore Marco Alberti che ha pensato e scolpito “Eccentrica” (l'opera in marmo di 80 centimetri di altezza per 40 di larghezza e 20 di profondità) proprio per il cantante italiano più famoso al mondo, originario di La Sterza, nel Comune di Lajatico.
L'incontro tra Bocelli e Alberti è avvenuto a Forte dei Marmi dove oggi vive il tenore, patron del progetto “Teatro del Silenzio” nato nel 2006, che quest'anno festeggerà il decennale dal 2 e al 4 agosto.
Una settimana fa, martedì 5 maggio, Alberti insieme all'amico manager Dario Fochi e al giornalista Fausto Pirito, ha raggiunto casa Bocelli: “Abbiamo posizionato la scultura all'esterno, su un piano, dove lui potesse subito toccarla. Andrea è arrivato insieme alla moglie Veronica e ha iniziato a sfiorare l'opera. Quando ha intercettato le corde, “Eccentrica” ne ha sei, ha sorriso. Andrea ci ha detto che ne parlerà col suo architetto e la metterà nel salone/soggiorno, in modo che i suoi tanti ospiti, anche stranieri e importanti, possano vederla (e sentirla!). Appena avrà trovato una posizione definitiva, ci chiamerà”.
“Eccentrica” è una delle numerose sculture in 4 dimensioni realizzate da Marco Alberti per la mostra itinerante “Sonorika”: “Sono opere che suonano grazie alle corde di cui sono fornite. Per questo le dimensioni sono quattro: la quarta è appunto l'elemento sonoro. Il suono è cupo, come la pietra, ancestrale. Molto diverso da quello che le corde producono solitamente sul legno (si può sentire questo suono cupo nel video che trovate in fondo all'articolo, ndr). Sono echi del territorio che diventano così la voce dell'ambiente in cui nascono le mie sculture. Queste opere, nella mia idea, raccontano una storia fatte di fatica, di lavoratori, di maestranze. In passato, c'era un continuo sottofondo musicale nella zona delle cave di marmo. Era il “rumore” ovattato della gente che lavorava”.
Tre mesi di tempo per realizzare “Eccentrica”, come spiega e conclude il 41enne Alberti che ha il suo laboratorio a Forno, una frazione del Comune di Massa: “Eccentrica è un'ode alle Alpi Apuane e alla loro morfologia: in poche centinaia di metri, le Apuane variano completamente il loro aspetto, anche a distanza di pochi mesi, per via dell'erosione. C'è marmo, calcare, quarzi, molti minerali di base, carbonato di calcio. Nel mondo sotterraneo ci sono poi laghi e cose che da fuori non si possono neanche immaginare. Ecco, Eccentrica vuole essere un riassunto poetico del nostro piccolo-grande mondo”.
Riassunto poetico e sonoro, echi di pietra vecchia di anni e anni e di voci antiche... chissà che non se ne possa sentire il riverbero in qualche futura composizione musicale del maestro Andrea Bocelli.
René Pierotti
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