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Giornalista della Cnn libera un detenuto siriano dalla prigione segreta di Assad
Giornalista della Cnn libera un detenuto siriano dalla prigione segreta di Assad

Attualità sabato 23 luglio 2016 ore 16:48

​“Le sirene, gli elicotteri e poi il silenzio”

Andrea Marraccini, giovane imprenditore della Valdera, si trovava a Monaco durante la strage dove sono morte nove persone: “La città era sigillata”



MONACO DI BAVIERA — C'era anche un giovane della Valdera a Monaco di Baviera, a pochi chilometri dal luogo della strage messa in atto da un diciottenne tedesco di origine iraniana. Hanno perso la vita nove persone e ne sono rimaste ferite ventisette. Andrea Marraccini lavora in via delle Colline per Legoli a Pontedera dove, insieme a Fiorella Ekwueme, gestisce il centro studi La Bussola d'oro.

“Sono venuto in Germania per salutare un'amica – ha detto Andrea - lei vive a pochi chilometri d'auto dal centro commerciale in cui si sono verificati gli spari”.

Marraccini nel tardo pomeriggio si trovava fuori: “Eravamo ad acquistare delle cose in un piccolo negozio e siamo stati informati dall'Italia che c'era stato un attentato. Così siamo tornati a casa perché avevamo saputo che le notizie in quel momento parlavano di tre banditi in fuga”.

Una volta giunti alla casa dell'amica “abbiamo acceso la tv sui canali italiani perché le tv tedesche stavano oscurando tutto per non dare riferimenti a questi presunti fuggiaschi. La città era sigillata, sembrava quasi uno stato di guerra, tutto chiuso e zero mezzi di trasporto”.

Dopo la paura e la sensazione di essere prigionieri le cose si sono fatte più chiare e lo spettro di un attentato strutturato e organizzato dall'Isis è svanito: “La notte è stata tranquilla perché verso mezzanotte si è saputo che non era un attentato di matrice islamica ma la pazzia di un giovane che aveva perso il controllo di sé”.

Il giorno dopo Monaco ha provato a tornare alla normalità: “Oggi è tutto tranquillo, la gente è andata a lavorare i bambini sono andati a giocare nei parchi e noi siamo usciti a fare un giro in centro”.

Sulle strade di Monaco nove morti, eppure quello che sembrava l'ennesimo incubo si è ridimensionato, seppur nel rispetto e nel cordoglio per tutte le vite che sono state spezzate: “Non riesco a togliermi dalla testa – ha concluso Marraccini - il rumore delle sirene e gli elicotteri che volavano e subito dopo il silenzio che c'era stanotte in una zona come la nostra che è molto trafficata”.

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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