OPS! Ci siamo presentati!
di - venerdì 27 gennaio 2023 ore 08:00
Sabato scorso, il 21 gennaio, ho presentato il mio libro alla Misericordia a Ponsacco e vi devo dire...sono stata davvero felice! Proprio come lo sono stata mercoledì 25 da Mirko (I Manicaretti Eno Bistrò) durante la cena aperta al pubblico in cui abbiamo parlato di relazioni, di emozioni, di vissuti e ci siamo confrontati, pur non conoscendoci bene, come fossimo lì da tempo immemore. Sembrava un capitolo del Decamerone, attorno ad un delizioso piatto ed un buon calice di vino, un gruppo di persone che si confronta.
Ho scritto molti Blog sul fatto di sapersi ascoltare e vivere le nostre emozioni. E allora oggi voglio provare a predicare bene e razzolare...pure! E voglio cercare di raccontarvi un po' il turbinio di emozioni che ho provato.
Realizzare un progetto è sempre qualcosa di importante e vederlo spiccare il volo non vi nego che lascia molto soddisfatti. Se ripenso ai weekend trascorsi a scrivere, a cancellare ciò che avevo scritto, ad osservare con sguardo critico ogni virgola, e penso ad ora, beh, mi commuovo! E non solo e tanto per il libro in sé, che potrà essere un piccolo successo oppure una tiepida meteora, ma proprio per il fatto stesso di aver avuto il coraggio di arrivare fino a qua. Sono stati anni difficili, carichi di eventi spesso, ahimè, dolorosi per quel che mi riguarda, e pensare a costruire mentre qualcosa se ne stava inesorabilmente andando, è stato utile per non perdermi nei meandri delle pieghe della vita.
Ecco perché vedere così tante persone sabato mi ha emozionata e colpita, proprio come lo stare seduta al tavolo mercoledì sera, con OPS lì nel mezzo, ma anche in disparte, quando necessario. Ho sentito l’affetto e l’interesse e mi ha davvero riempito il cuore. Condividere un momento bello con la mia famiglia e con gli affetti più stretti è stato indescrivibile. Inutile dire quanto in questi momenti si possano sentire le mancanze, fanno eco nella testa e nella pancia, ma basta riuscire a sentire, ad ascoltare bene, per capire che non ci sono assenze, solo presenze, magari non fisiche, ma emotive sì, eccome!
E sono davvero felice anche per i messaggi che sono arrivati dopo. Messaggi sinceri ed autentici, che mi hanno davvero scaldato il cuore.
C’è chi paragona lo scrivere un libro ad avere un figlio, perché, a livello simbolico ovviamente (so benissimo che sono due cose diverse, anche se non sono madre), necessita di una parte di desiderio, che si trasforma in azione ed impegno, gestazione di idee che poi vengono alla luce quando l’inchiostro tocca la carta. E proprio come i figli, anche i libri, una volta dati alla luce, non appartengono più a noi, ma al mondo. Beh mi auguro che OPS! (tendo sempre ad abbreviare tutto!!!) possa essere un piccolo strumento utile per metterci in discussione nelle relazioni in generale, e in quelle di coppia in particolare. Senza risolvere problemi, senza pretendere di essere terapeutico e, soprattutto, senza dare risposte, ma sollecitando domande.
E se riuscisse ad attivare la pancia (come la chiamo io in terapia) anche solo per una piccola percentuale di quanto si è attivata la mia sabato 21, beh, ne sarei onorata!
PS: scusate se oggi mi sono lasciata prendere da una parte molto personale e soggettiva, ma credo che non si possa parlare di emozioni e di atteggiamenti senza esporsi in prima persona. Prometto che dalla prossima settimana torneremo alle nostre tematiche!
Grazie infinite per ogni vostra lettura!
Con affetto
Federica