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Attualità giovedì 25 maggio 2017 ore 16:30

Charlie Telefono Amico ascolta e parla in un blog

Domani aprirà ufficialmente su QuiNews lo spazio dedicato al numero verde di utilità sociale nato a Pontedera. Ripercorriamo storia e obiettivi



PONTEDERA — Prende il via ufficialmente domani fra i Quiblog di QuiNews, quello curato da Charlie Telefono Amico chiamato La risposta e (') l'ascolto. Uno spazio in cui i lettori potranno raccontare esperienze, storie, benesseri o malesseri, problemi, insicurezze, paure o cose belle.

Cerchiamo però di ripercorrere la storia di Charlie Telefono Amico. "Charlie è nato nel 1990 - ci racconta un collaboratore del servizio - quando la cooperativa sociale Il Ponte di Pontedera iniziò a interrogarsi sull’opportunità di organizzare un centro di ascolto e di informazione sulle problematiche connesse alla diffusione dell’Aids e all’abuso di sostanze stupefacenti e di alcol. Si decise di creare uno spazio in cui fosse possibile dialogare liberamente, in forma anonima e riservata, senza il timore di essere giudicati, controllati o schedati".

Così nasce l'800-863096, il primo numero verde nazionale di utilità sociale. "L’esperimento funziona - continua a dirci il collaboratore di Charlie - e moltissime persone chiamano, anche perché in quegli anni non c'erano ancora canali di informazione accessibili a tutti come internet".

Per supportare l’attività di Charlie vengono realizzati diversi spot pubblicitari, grazie alla collaborazione di alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport che prestano gratuitamente la propria immagine, fra questi ci fu il premio Nobel Dario Fo, Franca Rame, Alessandro Benvenuti, Giorgio Panariello e Loris Capirossi.

Gradualmente, il servizio assume il carattere più generale di spazio di ascolto sulle problematiche connesse al disagio tout court, compresi problemi legati alla disoccupazione e all’indigenza economica. "Chiamano persone di qualunque età e fascia sociale - dice il collboratore -, presentando i disagi più disparati che vanno da disturbi psicologici e psichiatrici a malesseri sociali, fino a problematiche amorose". 

In oltre 25 anni di vita Charlie ha ricevuto più di 300mila telefonate da tutta Italia, raccolte da più di 500 volontari. "Il servizio - ci spiega - è gratuito e anonimo, chi chiama deve solo dare età e provenienza generica come dati utilizzati esclusivamente per fini statistici. Alla cornetta rispondono volontari che hanno frequentato un corso di formazione alle tecniche di ascolto di oltre tre mesi".

Il Telefono cresce e nel 1997 viene costituita la Fondazione Charlie Onlus, con lo scopo di sostenere, gestire e ottimizzare l’attività del numero verde. La Fondazione è composta dalla Cooperativa Sociale Arnera, dalla Provincia di Pisa, dai Comuni di Pisa, Pontedera e Peccioli e dalle tre aziende municipalizzate Geofor Spa, Belvedere Spa, Cerbaie Spa. 

per svolgere al meglio il suo compito, la Fondazione Charlie si avvale della supervisione di un Comitato Scientifico che riunisce alcuni dei più importanti nomi del panorama nazionale in materia di studio delle problematiche adolescenziali: Augusto Palmonari psicologo e docente presso l’Università di Bologna, Piero Paolocchi psicologo e docente presso l’Università di Pisa, Paolo Crepet psichiatra e docente presso l’Università di Siena, Icro Maremmani psichiatra presso l’USL 5 di Pisa e Giovanni Anversa giornalista Rai e sociologo.

In questi anni le attività di Charlie e della Fondazione hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il patrocinio della Regione Toscana (1996), il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri (2000), il Premio “Pegaso d’Argento” della Regione Toscana (2010) e il Premio “A. Melani” della Provincia di Pisa (2011). Sono inoltre attive convenzioni con le facoltà di Scienze Sociali e di Psicologia delle Università degli Studi di Pisa e di Firenze per l’accoglimento e la formazione di tirocinanti laureati.


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