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Attualità giovedì 24 ottobre 2019 ore 08:00

Parole shock alla paziente dopo un raschiamento

Lasciateci nascere a Piombino ha raccolto la testimonianza di una donna trasferita dall'ospedale Villamarina a quello di Cecina. L'Asl risponde



PIOMBINO — Dolore nel dolore è quello che si legge tra le righe di quanto il Comitato Lasciateci nascere a Piombino ha riportato sulla propria pagina Facebook per raccontare l’esperienza traumatica di una giovane donna.

Come riportato, la donna è stata inizialmente seguita all’ospedale Villamarina a Piombino, dove dopo la pillola abortiva ha avuto un’emorragia. Tornata in ospedale le hanno fatto il raschiamento sempre a Piombino e in tarda serata è stata portata a Cecina per problemi amministrativi a detta del ginecologo. A Cecina, però, è successo qualcosa di spiacevole. “Stavo lì, con mia madre. Nel corridoio, abbiamo sentito parole che mi hanno fatto male: ‘Da Piombino ci mandano morti e feriti’. Mia madre è uscita. Ha urlato, come loro. Ha detto loro di vergognarsi".

Il Comitato Lasciateci nascere a Piombino ha condannato l’accaduto: “Vergognatevi di avere messo una ragazza alla sua prima esperienza, in una condizione simile. Vergognatevi di averla portata via da Piombino la sera, dopo un raschiamento. Vergognatevi per averla fatta sentire così male. E la persona che, in un corridoio, ha pronunciato quella frase, abbia la decenza di interrogarsi sull'importanza dell'empatia, in una situazione simile”.

Il Comitato ha più volte sottolineato che non è nelle sue intenzioni quella di remare contro il reparto di Cecina, ma di sottolineare come il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Piombino debba tornare alla sua piena attività per evitare sovraccarichi e tensioni nel personale e nelle pazienti.

L'Azienda Usl Toscana Nord Ovest ha ricostruito l'accaduto. "La paziente si è recata in pronto soccorso a Piombino il 26 settembre scorso alle ore 17.04, alle 18.35 il ginecologo ha effettato l'intervento che è terminato alle 18.50. In considerazione delle condizioni cliniche, dell'orario e della necessità di ospedalizzazione, visto che a Piombino di notte il ginecologo è reperibile, la paziente viene trasferita a Cecina, in ostetricia per il periodo di osservazione post operatorio, dove rimane fino alla mattina del 27 quando alle 13.45 è stata dimessa. Per quanto riguarda l'espressione attribuita al personale, - si aggiunge - la direzione dell'ospedale sta effettuando una verifica interna".

"La direzione - si conclude - esprime rammarico per quanto accaduto e si scusa con la signora che sicuramente era già in una condizione psicologica delicata. La direzione invita anche la cittadinanza a seganalare immediatamente ogni eventuale comportamento non corretto in modo tale che si possano mettere in atto con tempestività tutte le azioni necessarie".


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