Attualità martedì 23 marzo 2021 ore 13:47
Muore tra le braccia del sindaco, addio a Paiolo
Il noto proprietario dell’ex Chalet Albereta colto da malore davanti al municipio. Il dolore di Maida intervenuto per soccorrerlo
RUFINA — “É stata una giornata difficile, molto difficile per me. All'improvviso davanti al Comune è stato colto da un malore Mario Paiolo”. A raccontare, ancora sotto choc. quanto accaduto ieri mattina proprio davanti al municipio è il sindaco di Rufina.
Vito Maida è intervenuto per soccorre Mario Brachi – Paiolo per tutti – che si è sentito male nella piazza principale del paese. Qualche minuto dopo è spirato proprio tra le braccia del primo cittadino.
Tutta la Valdisieve piange ora Paiolo, conosciutissimo e amato: è stato per anni il proprietario dell'ex Chalet Albereta di San Francesco dove si andava a mangiare la pizza ma anche per parlare di calcio. Altri lo ricordano al Circolo Rinascita 72 dove era un punto di riferimento.
Da qualche anno viveva a Rufina e quando il tempo lo permetteva si andava a sedere sulla panchina rossa in piazza del Municipio. Ieri verso mezzogiorno era da quelle parti, forse stava proprio per andare a sedersi su quella panchina da dove guardava la gente passare e rispondeva ai saluti di chi gli faceva un cenno, felice di trovarlo lì. Ma stavolta è successo l’imprevedibile Si è accasciato a pochi passi dal Comune colto da un malore che nel giro di un’ora se l’è portato via. Una scena che ha lasciato sotto choc i presenti e anche il sindaco intervenuto subito per soccorrerlo. Proprio Vito Maida ha lasciato sui social un commosso pensiero per Paiolo.
“La tragedia si è consumata questa mattina (ieri, ndr) verso le 12, Mario è deceduto per un infarto mentre stava attraversando la piazza del Comune, era solito sedersi sulla panchina rossa. Per lui solo il tempo di dire che non si sentiva bene, poi la caduta a terra.
Immediata la richiesta di aiuto al 112, sul posto sono arrivati i sanitari arrivati mentre una ragazza cercava di rianimarlo. Purtroppo, dopo un'ora di tentativo per Mario non c'è stato niente da fare: è deceduto tra le braccia dei sanitari e del sottoscritto.
Mario era uno sportivo straordinario, una persona meravigliosa, un uomo affabile, un amico, Io lo voglio ricordare così sorridente.Riposa in pace. Le più sentite condoglianze alla famiglia – conclude Maida - da tutta la comunità rufinese”.
“Non mi dirai più Baccalàààà”, “Non mi saluterai più con il tuo, allora??” si legge nei post di chi gli ha voluto dire addio. In tanti lo ricordano citando le sue battute, con le frasi che in paese hanno fatto storia, ne rammentano l’allegria e la simpatia. Perché Paiolo era così, aperto, affabile, disponibile.
Decine e decine i messaggi di saluto e cordoglio arrivati via social da amici e conoscenti della Valdisieve e non solo, per salutare Mario Brachi. Che per tutti era Paiolo.
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