Sport venerdì 03 aprile 2020 ore 07:35
Lorenzo Venuti: da Arezzo alla Serie A
Tra le sorprese più belle della Serie A 2019/2020 c'è un ragazzo nato a Montevarchi e che si è conquistato ogni piccolo traguardo raggiunto con impegno e dedizione.
TOSCANA — Stiamo parlando di Lorenzo Venuti, difensore aretino classe 1995 che dopo tanto girovagare è riuscito finalmente a ritagliarsi il proprio spazio nel club che l'ha cresciuto e di cui è sempre stato tifoso: la Fiorentina.
Venuti, terzino destro dalle ottime doti fisiche e con buona capacità di inserimento nell'area avversaria, muove i primi passi nel mondo del calcio con i ragazzi dell'Ideal Club di Incisa Val d'Arno prima di essere notato dalla Fiorentina che decide di metterlo sotto contratto.
È un sogno che si realizza per l'aretino che completa tutta la trafila delle giovanili in Viola, crescendo di stagione in stagione. Una crescita che convince il Pescara a chiederlo in prestito alla società toscana per il campionato di Serie B 2014/2015. L'esordio in cadetteria, però, è rimandato. Un brutto infortunio al ginocchio lo costringerà a saltare buona parte della stagione e a rientrare in tempo soltanto per partecipare al Torneo di Viareggio con la formazione primavera.
Nella stagione 2015/2016 ancora prestito, questa volta a Brescia, e il tanto atteso esordio tra i professionisti: con i lombardi Venuti scende in campo 29 volte, quasi sempre da titolare tra Coppa Italia e Serie B. Dopo un anno in Lombardia il rientro alla base e una nuova esperienza lontano da Firenze, questa volta al Benevento.
Ma è proprio con i campani che Lorenzo raggiunge la piena maturità fisica e tecnica. Nel 2016/2017 sarà il terzino titolare della prima storica promozione in A dei sanniti e contribuirà al passaggio di categoria con 41 partite di altissimo livello. Un trend positivo confermato anche nella stagione successiva, la prima in carriera nel massimo campionato, conclusa con 32 presenze. Nel mezzo il rinnovo di contratto con con la Fiorentina fino al 2021.
Terminata l'esperienza con il Benevento ennesimo rientro alla base ed ennesimo prestito. Questa volta la destinazione è Lecce. Anche in Salento Venuti riesce a farsi apprezzare dal tecnico Liverani che dopo alcune partite lo promuove titolare della squadra che da neopromossa riuscirà a realizzare il doppio salto di categoria e a tornare in Serie A.
Nell'estate del 2019 è arrivata l'occasione della carriera e della vita per il terzino aretino. Dopo la girandola di prestiti che ha caratterizzato l’inizio della sua carriera, Venuti ha avuto la sua chance in Viola e, grazie alla cessione di Biraghi all'Inter e alla buona impressione fatta in ritiro all'allora tecnico Vincenzo Montella, è rimasto in squadra. Un sogno che si è realizzato per il ragazzo, reso ancora più bello dall'esordio nella prima gara di campionato contro il Napoli.
Il resto è storia recente. Nei mesi successivi sono arrivati un buon numero di presenze, quasi sempre partendo dalla panchina, e il rinnovo del contratto fino al 2024. Il futuro, però, è ancora tutto da scrivere. L'obiettivo per la stagione 2020/2021 per Venuti è infatti quello di mantenere il posto in una Fiorentina estremamente ambiziosa che con Rocco Commisso alla guida punta a rientrare in una lotta, quella per la prossima Europa League, da seguire e partecipare alle analisi di Oddschecker, uno degli operatori più esperti di calcio italiano.
“Ci sono stati periodi in cui ho pensato di aver chiuso la mia storia in viola, soprattutto dopo 5 anni in prestito, quando mi dicevano che dovevo fare di più – le parole di un visibilmente emozionato Venuti al momento della firma sul rinnovo di contratto. Il ritorno di Pradè ha cambiato le cose, ho sentito quella fiducia che mancava qua da tempo. Mi sono riconquistato casa“.
E Venuti la casa l'ha riconquistata grazie alla disponibilità mostrata in ogni singolo allenamento e nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. Le 7 presenze in Serie A e i due spezzoni in Coppa Italia hanno dimostrato ancora una volta che l'aretino può competere ai massimi livelli, se non da protagonista assoluto, almeno come ottimo uomo squadra e rincalzo. In più è emersa in questa stagione una dote che lo rende sempre più importante nell'economia dell'undici viola: la capacità di adattarsi a tutti i ruoli della difesa e del centrocampo mantenendo i soliti standard di rendimento. Le caratteristiche di un jolly a cui è difficile rinunciare.
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