Flavio Insinna torna in tv su La7: «Accoglieremo tutte le famiglie d'Italia senza nessun pregiudizio»
Cronaca mercoledì 26 ottobre 2022 ore 14:30
Sparita in Cadore e uccisa, l'ombra del mostro di Firenze
Rossella Corazzin aveva 17 anni in quel 1975 in cui si compì il suo destino. Dalla Commissione bicamerale antimafia adiacenze coi delitti del mostro
VENEZIA — Ci sarebbe l'ombra scura dei delitti del mostro di Firenze sulla scomparsa in Cadore e poi l'uccisione nel 1975 della 17enne Rossella Corazzin: a stabilire connessioni la misteriosa scomparsa della giovane e la serie di delitti avvenuti nel Fiorentino sarebbe la bozza della relazione finale della Commissione bicamerale antimafia di cui oggi il Corriere del Veneto ha diffuso alcuni stralci.
Rossella Corazzin stava vivendo una vacanza spensierata con la sua famiglia a Tai di Cadore. In alcune lettere che sono poi state ritrovate all'indomani della sua scomparsa racconta di aver conosciuto un tal Gianni. D'improvviso, in un pomeriggio pieno di sole il 21 Agosto 1975, di lei più nessuna traccia.
Secondo le ricostruzioni emerse, la giovane sarebbe stata violentata in un rito esoterico e poi uccisa nella villa perugina di Francesco Narducci, medico al centro di una morte ammantata di mistero sul lago Trasimeno nel 1985 e il cui nome era entrato a parte dell'inchiesta del mostro di Firenze.
La versione su quanto accaduto a Rossella Corazzin sarebbe corrispondente a quella fornita da Angelo Izzo, uno dei mostri del Circeo, sulla cui scorta nel 2016 la procura di Perugia aveva riaperto e poi archiviato l'inchiesta sul caso Corazzin. Per inciso, la pista esoterica è stata a lungo tra quelle favorite seguite dagli inquirenti.
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