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Attualità martedì 29 giugno 2021 ore 21:51

Viareggio non dimentica l'orrore della strage

Un lungo corteo ha concluso le celebrazioni per il dodicesimo anniversario della strage ferroviaria che costò la vita a 32 persone



VIAREGGIO — Dopo l'interruzione obbligata ddel 2020 per la pandemia di Covid, i cittadini di Viareggio e le istituzioni locali, regionali e nazionali hanno potuto di nuovo piangere e commemorare le 32 vittime della strage ferroviaria del 29 Giugno del 2009, quando un treno merci carico di gpl esplose mentre transitava fra le case, provocando morte e distruzione.

Le tante manifestazioni della giornata sono culminate nel corteo della memoria che, a partire dalle 21.30, ha percorso la città fino a via Ponchielli dove, alle 23.48 - l'ora del deragliamento e della deflagrazione del treno merci - sono state ricordate le vittime. 

Questi i loro nomi con accanto, fra parentesi, l'età: Aziza Aboutalib (46 anni), Hamza Ayad (17), Iman Ayad (3), Mohammed Ayad (51), Federico Battistini (32), Nadia Bernacchi (59), Claudio Bonuccelli (60), Abdellatif Boumalhaf (34), Nouredine Boumalhaf (29), Roberta Calzoni (54), Rosario Campo (42), Maria Luisa Carmazzi (49), Magdalena Cruz Ruiz Oliva (40), Andrea Falorni (50), Alessandro Farnocchia (45), Antonio Farnocchia (51), Marina Galano (45), Ana Habic (42), Elena Iacopini (32), Mauro Iacopini (60), Stefania Maccioni (40), Ilaria Mazzoni (36), Michela Mazzoni (33), Emanuela Menichetti (21), Emanuela Milazzo (63), Angela Monelli (69), Rachid Moussafar (25), Sara Orsi (24), Lorenzo Piagentini (2), Luca Piagentini (5), Mario Pucci (90), Elisabeth Silva (36).

La vicenda giudiziaria scaturita per individuare i responsabili della strage non si è ancora conclusa: nel Gennaio scorso la Corte di Cassazione si è pronunciata confermando alcune delle condanne di secondo grado per disastro ferroviario colposo ma cancellando l'aggravante del mancato rispetto delle norme per evitare gli incidenti sul lavoro: di conseguenza, il reato di omicidio colposo contestato ad alcuni imputati è andato in prescrizione e la Corte di appello di Firenze dovrà ricalcolare le pene a loro inflitte, diminuendole. L'ex ad di Ferrovie Mario Moretti, che a suo tempo rinunciò alla prescrizione, dovrà invece affrontare un nuovo processo di appello ma solo per la rideterminazione della pena alla luce della decadenza dell'aggravante appena citata. Ancora non sono state rese note le motivazioni della Corte di Cassazione (per saperne di più sulla sentenza clicca qui).


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