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Arte venerdì 21 giugno 2019 ore 15:30

Un muro di colori oltre la ferrovia di fuoco

Il muro lungo la ferrovia a Viareggio si sta colorando grazie a 10 street artist. Un simbolo di rinascita nel cuore della strage ferroviaria



VIAREGGIO — Viareggio 10 anni dopo. I colori invadono il muro che divide la ferrovia da via Ponchielli, la strada distrutta la notte del 29 giugno 2009, la notte della strage, quando il treno merci deragliò e da una delle cisterne fuoriuscì il gpl che innescò le esplosioni e l'incendio devastante.

Quel muro di cemento, messo dopo l'incidente ferroviario, forse avrebbe potuto salvare le 32 vittime della strage, travolti nelle loro case dalle fiamme di quel violento incendio che nessuno potrà mai cancellare dalle loro menti. 

Un muro grigio che adesso invece è vita, invaso dai colori: un simbolo di rinascita a dieci anni da quella notte d'inferno. Binario 10 è il progetto lanciato dal Soroprimist International Club di Viareggio-Versilia, in collaborazione con il Comune e l'associazione Il Mondo Che Vorrei. 

Lungo la paratia i stanno alternando dieci street artist che ogni giorno regalano colori e vita lungo la ferrovia. Oltre ai due viareggini Marco Fine e Carlo Galli, ci saranno Blub, Exit Enter, Ache77, Miles, Oblo, Libertà, A m'l rum da me, Aleandro Roncarà. 

Adesso davanti a via Ponchielli, dove le case prima si affacciavano da un parte e dall'altra, c'è quel muro che divide il quartiere dalla ferrovia e dai binari. Quel muro è un simbolo perché i cittadini che lì abitavano lo avevano chiesto per anni, per difendersi, per difendere le loro vite e quelle dei loro cari. E in tanti sono convinti che forse avrebbe rallentato l'insinuarsi subdolo del gas, del gpl, attraverso le fessure di quelle case. Adesso quel muro sarà simbolo della rinascita.


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