Shiffrin, il video dall'ospedale dopo la terribile caduta nel gigante: «Qualcosa mi ha infilzata ma ora va meglio»
Attualità martedì 07 luglio 2015 ore 12:48
Whatsapp in città?
La nuova frontiera della comunicazione pubblica attraverso il servizio di messagistica istantanea raccontata nel libro di Di Costanzo e Marrucci
FIRENZE — Cosa succede in città? Quando passa l'autobus? Allerta meteo o emergenze? Sono solo alcune delle domande con conseguenti risposte che oggi è possibile trovare direttamente su WhatsApp. La app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo sta diventando anche uno strumento di utilità pubblica. E' quanto raccontano i giornalisti Francesco Di Costanzo e Andrea Marrucci nelle pagine del loro nuovo libro “WhatsApp in città? La nuova frontiera della comunicazione pubblica”, primo in Italia a fare un quadro di enti e aziende pubbliche italiane che hanno deciso di puntare sulla chat, recentemente acquistata da Facebook, per comunicare in tempo reale con i cittadini.
La nuova pubblicazione è stata presentata presso il Consiglio regionale della Toscana: oltre agli autori hanno partecipato il presidente dell'assemblea Eugenio Giani e il direttore di Rtv38 Francesco Selvi.
“WhatsApp in città?” rappresenta un vero e proprio viaggio tra le amministrazioni e i servizi pubblici italiani alla ricerca di esperienze di utilizzo di questo nuovo canale di comunicazione, “cugino” dei social network e come i molto conosciuti Facebook, Twitter, Instagram strumento di informazione pubblica e di un rinnovato rapporto tra i cittadini e la pubblica amministrazione.
L'introduzione è firmata da Marco Medeghini, direttore generale di Brescia Mobilità, azienda locale del trasporto, prima in Italia nei servizi pubblici ad attivare WhatsApp per le informazioni in tempo reale ai cittadini. E proprio dal settore dei trasporti arrivano alcune delle migliori esperienze italiane e anche #socialbus, il primo network europeo dedicato all'utilizzo dei social per le informazioni sui trasporti pubblici.
Tante esperienze poi arrivano dai Comuni, anche per temi particolari e sentiti come il degrado o la sicurezza, con esempi anche dalla Toscana: Altopascio, Capannori e San Romano in Garfagnana, Mulazzo, Monte San Savino e Civitella Val di Chiana, Montaione. Ultimo arrivato Empoli. Ma non finisce qui, nel nostro Paese tanti esempi di utilizzo di WhatsApp anche per le strutture di Protezione Civile, polizia municipale, difensore civico, aziende sanitarie.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI
|
|