Politica martedì 03 giugno 2014 ore 15:22
Il sole torna nello gnomone del Duomo
Progettato oltre mezzo secolo fa per determinare la durata dell'anno solare, lo gnomone dà vita a un incredibile gioco di luci in S.Maria del Fiore
FIRENZE — Il 6, 13, 21 e 25 giugno, dalle ore 12.30 alle 13.30 sarà possibile assistere al passaggio del sole nello gnomone del Duomo di Firenze, il più grande al mondo con i suoi 90 metri di altezza.
Uno spettacolo emozionante, con i raggi del sole che scendono attraverso la Cupola del Brunelleschi per formare un’immagine del disco solare che finisce per sovrapporsi perfettamente a quella posta sul pavimento del Duomo.
E’ dal 1475 che questo fenomeno si ripete nel Duomo di Firenze, grazie ad uno strumento astronomico, il più antico e diffuso al mondo, lo gnomone, appunto (dal greco “indicatore”), progettato per misurare la posizione del Sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare.
Uno gnomone così grande poteva servire anche per un’indagine più ambiziosa e cioè quella determinare la variazione dell’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra sul piano dell’orbita, dato fondamentale per il calcolo delle effemeridi solari. L'inclinazione della Terra, infatti, non è costante ed era una questione era già discussa dagli astronomi arabi.
Nella Cattedrale di Firenze il foro gnomonico è stato realizzato con una tavoletta di bronzo (la bronzina) recante un'apertura centrale di un paio di centimetri di diametro e posta orizzontalmente all'interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, a 90 metri di altezza dal pavimento.
L'altezza dello gnomone è tale che i raggi del Sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio alla fine di luglio e per pochi minuti prima e dopo mezzogiorno.
In questo periodo l'immagine solare si forma sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell'Altare maggiore, dove si trovano, sotto la protezione di lastre di ottone, una linea meridiana finemente graduata e due marmi circolari, uno dentro l'altro, che funzionano da contrassegni solstiziali. Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell'immagine solare al solstizio d'estate.
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