Aeroporto, Parrini esulta, Enac prende tempo

Il segretario del Pd toscano su Facebook: 'Un punto contro lentocrazia e localismi''. Enac: ''Ancora nessuna valutazione sulla lunghezza della pista''

FIRENZE — Il giorno dopo il via libera del consiglio regionale alla variante al Pit che autorizza il potenziamento dell'aeroporto di Firenze, riflettori puntati su Enac, l'ente nazionale per l'aviazione civile a cui spetta l'ultima parola sulla lunghezza della nuova pista del Vespucci.

E proprio oggi Enac ha ribadito in una nota ''di non aver ancora espresso la propria valutazione in merito alla lunghezza della pista''. ''Eventuali altre valutazioni e azioni - ha precisato Enac - dovranno necessariamente essere oggetto di apposite deliberazioni in sede di consiglio di amministrazione''.

Nei mesi scorsi, alcune dichiarazioni dei vertici di Enac a favore di una nuova pista piu' lunga dei 2000 metri previsti dalla variante al Pit approvata ieri dal consiglio avevano alimentato contrasti e polemiche fra forze politiche, Regione e Comuni.

In attesa di nuovi sviluppi, Dario Parrini, segretario regionale del Partito democratico toscano e deputato, esprime tutta la sua soddisfazione per l'ok alla variante.

“Ho appena letto un articolo in cui si raccontano sessant’anni di dibattiti sterili sull’aeroporto di Firenze - ha scritto Dario Parrini sul suo profilo - Una ridda di ipotesi di potenziamento, spostamento, messa in sicurezza. Chiacchiere tante, fatti pochi. Sessant’anni di localismi e veti incrociati, che hanno paralizzato non soltanto il Pci (e poi il Pds, i Ds, il Pd) ma tutte le principali forze politiche della regione. Sessant’anni di mancate decisioni, costate un sacco in termini di sviluppo economico, competitività e posti di lavoro. Sessant’anni anche di disservizi ai cittadini e alle imprese, con migliaia di voli dirottati o cancellati per problemi di sicurezza. La prima proposta di pista parallela all’attuale autostrada è addirittura del 1955. Poi ne venne un’altra nel 1962. Poi un’altra ancora nel 1987''.

''Sono orgoglioso di aver portato il Pd toscano, a lungo silente e incapace di assumere un orientamento netto in materia a causa dei contrasti tra le sue componenti territoriali e politiche, a tracciare la rotta nel suo massimo organismo - conclude il segretario del Pd Toscana - Nella direzione regionale dello scorso 31 maggio si è discusso un documento non fumoso, si è votato e si è deciso, dando alla giunta e al presidente Rossi un supporto credo fondamentale per il buon esito del percorso politico-amministrativo conclusosi ieri. Ci siamo assunti le nostre responsabilità. Si è fatto cioè quel che un partito di governo dovrebbe sempre fare e che in passato non aveva mai fatto. Questo è un modo di affrontare le questioni controverse che riproporremo. Le vere politiche per la crescita sono fatte anche di scelte sofferte e difficili. La cosa peggiore è aver paura di scegliere”.

Parrini si era dichiarato certo di un voto compatto in consiglio regionale sulla variante al Pit anche due settimane fa. Ieri, alla prova dell'aula, soltanto due esponenti del Pd su 25 hanno votato contro il provvedimento.

Guarda qui sotto la dichiarazione in video di Dario Parrini

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