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Attualità martedì 28 dicembre 2021 ore 19:25

Allarme delle Regioni: "Tracciamento Covid saltato, nuove regole"

Operatori per il tracciamento dei contatti dei positivi Covid

I governatori hanno inviato al Cts la richiesta di ridurre la quarantena per i vaccinati contro il Covid con 3 dosi, fra cui moltissimi sanitari



ROMA — La mobilitazione è compatta: i presidenti delle Regioni e delle Province autonome hanno inviato al Comitato tecnico scientifico del governo un documento in cui chiedono di azzerare o almeno ridurre la quarantena per chi è vaccinato contro il Covid, in particolare con 3 dosi. In Italia i vaccinati in quarantena perchè hanno contratto l'infezione oppure hanno avuto un contatto con un positivo sono attualmente 2 milioni e mezzo. Abbastanza per mettere a rischio il regolare svolgimento di servizi e attività varie.

Nel corso della giornata di domani il Cts valuterà la questione e poi si confronterà con il governo, finora piuttosto prudente sull'ipotesi di cambiare le regole in vigore.

"Le modifiche sono necessarie alla luce dello stravolgimento del sistema di tracciamento dei contatti dei contagiati, saltato in diversi territori" insistono i governatori. La Conferenza delle regioni si riunirà domattina anche per valutare un altro provvedimento estremo: spostare il personale attualmente impiegato nell tracciamento, "non più gestibile" secondo i presidenti, sulla campagna vaccinale, per potenziarla il più possibile.

Fra i pluri-vaccinati attualmente in isolamento ci sono, in Italia e in Toscana, centinaia di medici, infermieri e operatori sanitari e così molti reparti ospedalieri stanno registrando gravi carenze di personale. "La situazione nella nostra regione è sotto controllo ma la pressioni sugli ospedali p crescente - ha dichiarato Renzo Berti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Asl Toscana Centro - Sul fronte del personale registriamo una riduzione delle quarantene in corso ma il modello attuale di gestione è inadeguato perchè è stato calibrato su una situazione pandemica diversa da quella attuale, per qualità e quantità: nel 2020 avevamo numeri più bassi ma malati più gravi. E' necessario aggiornare le misure di tracciamento, diagnostica e quarantena".


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