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Attualità martedì 18 novembre 2014 ore 12:31

Allarme di Legambiente su 13 cave delle Apuane

Servizio di Serena Margheri

L'associazione ambientalista: "Potrebbero avere impatti devastanti sul Parco. Siano bloccate le autorizzazioni o segnaleremo le violazioni alla Ue"



FIRENZE — Una lettera e un dossier inviati al presidente del Parco, al presidente e agli assessori competenti della Regione Toscana ed al coordinamento di EGN-European Geoparks Network in Francia, per denunciare il pericolo al quale sono esposte le Alpi Apuane. E' quanto ha inviato Legambente Toscana prendendo in esame i documenti di autorizzazione in corso per 13 cave di marmo nel territorio del Parco, distribuite tra Lunigiana e versante apuano della Provincia di Massa-Carrara, Garfagnana e Alta Versilia in Provincia di Lucca.

Nel mirino dell'associazione ambientalista, secondo quanto riferito, sono finiti "riaperture, ampliamenti e fusioni di cave dismesse, sbancamenti di nuovi versanti, nuove strade di arroccamento, nuovi ravaneti, valutazioni d'impatto ambientale alquanto sommarie, l'86,4% di detriti per estrarre il 13,6% di blocchi, acquiferi messi in pericolo da dilavamenti di terre e marmettola e ancora circhi glaciali, cavità carsiche, versanti sopra i 1.200 metri e siti d'interesse comunitario per la biodiversità, intaccati da nuove escavazioni".

Di fronte a tutto questo, dunque, Legambiente espirme "forte preoccupazioni" per le numerose autorizzazioni in corso e in special modo per "il sistema degli acquiferi carsici, particolarmente vulnerabili alle infiltrazioni di polvere di marmo, terre di risulta ed oli esausti".

Una situazione che per Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, "appare in contraddizione con la parallela revisione del Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico, adottato il 2/7/2014 dalla Regione Toscana, e, soprattutto, in stridente e paradossale contrasto con le direttive e le finalità istitutive stesse del Parco Regionale delle Apuane"

Di qui, ecco anche la richiesta avanzata da Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette di Legambiente, affinché "gli enti in indirizzo si adoperino per sospendere tutti i procedimenti autorizzativi delle cave in questione e rivedere radicalmente pianificazione e atti amministrativi del Parco". E se così non fosse, Legambiente si dice pronta a "segnalare alla UE la violazione delle Direttive di Natura 2000 e proporre l'esclusione delle Alpi Apuane dalla Lista dei Geoparchi europei”.


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