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Attualità mercoledì 01 ottobre 2014 ore 11:27

Indagine AV, la Regione ispezionerà i cantieri

L'assessore Ceccarelli risponde alla consigliera Sgherri sul procedimento dell'Anticorruzione. Chiusi i lavori della commissione d'inchiesta regionale



FIRENZE — "La Regione non ha alcuna informazione in più di quello che è apparso sulla stampa", ma dopo che Arpat è venuta a conoscenza delle presunte irregolarità nella gestione delle terre di scavo presso il cantiere dei Macelli (dove dovrà sorgere la stazione Foster) è stata programmata "una ispezione" che dovrà servire ad approfondire tutti gli aspetti.

Così l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha risposto a una interrogazione presentata dal capogruppo di Rc-Ci in consiglio regionale Monica Sgherri in relazione all'indagine aperta a fine agosto dall'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), dopo un esposto dell'associazione ambientalista Idra, sullo "stato di attuazione e rispetto delle norme" del passante di Firenze. Un procedimento, quello dell'Anac, seguito a quello della Magistratura che nel gennaio del 2013 portò al sequestro dei cantieri e all'iscrizione di 31 persone nel registro degli indagati. 

Ceccarelli ha ribadito che "la realizzazione del nodo fiorentino dell’Alta velocità è un’opera strategica per lo sviluppo di Firenze e della Toscana" e si è augurato la "massima celerità" nelle indagini e il "proseguimento dei lavori in sicurezza e trasparenza".

Parole che non hanno però soddisfatto la consigliera Sgherri che si è detta "profondamente delusa" dalla risposta dell'assessore spiegando che si sarebbe aspettata "maggiore cautela" e una conseguente "sospensione dei lavori".

La commissione consiliare d'inchiesta sull'Alta Velocità, intanto, ha chiuso i suoi lavori e su questo è stata presentata una relazione di maggioranza da parte dei consiglieri Eugenio Giani (Pd) e Marco Marcheschi (Toscana Civica Riformista). Secondo quanto si legge, il lavoro della commissione "mette in evidenza come lo svolgersi dei fatti non rivela aspetti di responsabilità politica ma invece comprensione di come nel loro ruolo abbiano agito il Presidente Rossi, la giunta e la dirigenza". Per Giani e Marcheschi, dunque, una "lettura obiettiva" degli atti "non può non riconoscere che la comunicazione del presidente Rossi è attinente al vero, i fatti in essa riportati sono obiettivi e le valutazioni sull’operato del dirigente sono quelle che effettivamente furono compiute".


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Monica Sgherri - dichiarazione
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